Dunkirk, la storia vera da cui è tratto il film di Christopher Nolan
Dunkirk, la storia vera da cui è tratto il film di Christopher Nolan
Christopher Nolan ha avuto nel cassetto questo film per 40 anni e, quando poi ha preso finalmente vita, ha incassato ben tre premi Oscar. Dunkirk non è altro che un omaggio a coloro che hanno vissuto e combattuto quella battaglia. Così come ha fatto Sam Mendes con il film 1917 (arrivato nel 2020 al cinema), anche Nolan ha voluto quindi ripercorrere le ferite della Seconda Guerra Mondiale, raccontando di un momento cruciale per la storia della democrazia in Europa. Il film è una corsa contro il tempo, con dialoghi scarni e tanta suspense. Il film è diviso in tre parti, ognuna delle quali con un focus e un arco temporale differente, ma le storie sono destinate a incrociarsi ad un certo punto. Dunkirk è stato il film sulla Seconda Guerra Mondiale ad aver incassato di più nella storia del cinema, portando a casa 526 milioni di dollari in tutto il mondo.
Dunkirk, la storia vera da cui è stato tratto il film
Ma veniamo alla storia vera: la battaglia di Dunkerque, una località francese caduta in mano ai tedeschi, si svolse dal 26 maggio al 4 giugno 1940, in quella che è stata definita la prima fase della grande offensiva verso Occidente sferrata dalle truppe dell’esercito tedesco, la Wehrmacht, dal 10 maggio. Un’avanzata trionfale all’inizio da parte della Germania, con le divisioni di tera Panzer che sconfissero i nemici lungo le Ardenne e il fiume Mosa, avendo la meglio sulle difese francesi. Il 20 maggio, i tedeschi raggiunsero le coste della Manica, colpendo il Belgio alla sprovvista e le truffe in difesa nel nord della Francia. Di conseguenza, i tedeschi isolarono le truppe alleate nelle spiagge all’estremo settentrione della Francia. Tanti furono i tentati di riscossa, tutti andati falliti, così i vertici degli eserciti anglo-francesi decisero di ripiegare sulla Manica e arrivarono a Dunkerque. Il porto della cittadina in questione fu strategico per evacuare le migliaia di soldati, oltre 400 mila persone, che vennero salvate nonostante la perdita di equipaggiamento e materiali. Una lotta contro il tempo, riportata poi anche nel film. Fu un momento importante non soltanto perché furono salvate tante vite, ma perché in quel frangente la Germania mostrò le prime indecisioni.