Minacce, denunce anonime e due misteriosi dossier: così vogliono tappare la bocca a Report
Prima la falsa accusa di aver pagato fonti per il caso Renzi-007, ora quelle di molestie sessuali mosse al conduttore Sigfrido Ranucci: sul nuovo numero del nostro settimanale raccontiamo la caccia della politica alla libera informazione di Report
Sembra una spy story alla John Le Carré, anche se virata in salsa Viale Mazzini. Ma pare anche una storia scritta con gli antichi venefici codici immortalati dalla penna di Leonardo Sciascia. E una vicenda, infine, che pare condita con gli ingredienti sessuo-politici di una puntata di House of Cards. Si parla, ovviamente, del durissimo attacco contro Report contenuto in un esplosivo dossier anonimo portato in Commissione Vigilanza Rai da Davide Faraone, senatore di Italia Viva: un testo esaminato, proprio in queste ore, dalle autorità interne della Rai. Una commissione di Viale Mazzini deciderà se archiviarlo o sentire il conduttore di Report. Ma sul banco degli imputati oggi c’è l’intero programma. Quale era stato il giorno prescelto per l’iniziativa parlamentare anti-Report di Faraone? Non uno a caso: il 25 novembre scorso, la giornata mondiale per i diritti della donna. Il tono della lettera? Fin dal suo incipit la scrittura rivelava una forma vagamente questurile: «Scrivo a voi in forma anonima, per tutelare me, e le persone coinvolte nella presente…». Già. Perché in calce al documento non c’era nessuna firma, nessun nome, se non quelli di tre donne evocate dal dossier come vittime di prevaricazioni di diverso tipo. Mentre scrivo questo articolo la lettera anonima del corvo (o della corva) di viale Mazzini ha già prodotto due inchieste. La prima è quella suscitata dallo stesso conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, che appena riceve il testo si reca in un commissariato di Polizia e sporge denuncia per calunnia contro gli ignoti estensori. Il secondo procedimento è invece l’audit interno della Rai, che viene innescato, con un procedimento parallelo a quello dell’autorità giudiziaria, dall’intervento del senatore renziano.
Nel documento anonimo contro Report – che nei corridoi della Rai per tutti diventa immediatamente il «dossier sessuale» – si citano storie molto diverse tra loro, che riguarderebbero alcune redattrici del programma. Le prime accuse riguardano presunte molestie e vessazioni del conduttore. L’ultima, invece, una presunta censura in un’inchiesta sulla sanità. Il testo anonimo viene attaccato dai giornalisti della redazione in un documento firmato da tutti (e tutte): «Ci spiace constatare che queste calunnie abbiano trovato eco nell’organo di Vigilanza sul Servizio pubblico, dopo un’interrogazione (i giornalisti si riferiscono al testo di Faraone, ndr) che getta ombre sulla correttezza dell’intero nostro lavoro». TPI è entrato da tempo in possesso di questo dossier, ma …