Serie e film: cosa vedere questo weekend in tv. I consigli del regista Matteo Vicino su TPI
Cosa vedere questo weekend in tv: la rubrica di TPI
Il primo film da vedere nel Week End è “The Mauritanian”, un’altra clamorosa occasione persa dagli Oscar per premiare il merito. Tahar Rahim (The Serpent) e Jodie Foster fanno a gara di bravura in un film che gioca tutte le sue carte in un finale molto emotivo, dopo due ore di indagini un po’ rimasticate e con qualche guaio nella motivazione dei protagonisti che fa tenere su la baracca al pelo. Il film è fatto davvero bene, seppur visto e rivisto è il migliore su Guantanamo e sul fallimento completo di Bush/Rumsfeld post Undici settembre. Tahar Rahim è forte, sorriso alla Richard Gere e sguardo ambiguo. Chi ha visto The Serpent lo vedrà qui ancora più bravo e meglio diretto. Trovate il film in un glorioso 4K su Amazon Prime Video. Consiglio poi un prodotto realizzato da Fremantle e Amazon, si tratta di “Veleno”, docu-serial su una delle vicende più incredibili e umanamente destabilizzanti mai accadute in Italia. La storia di bambini strappati ai propri genitori da psicologi, amministratori locali, forze dell’ordine, Mass Media, assistenti sociali criminali, nel cuore dell’Emilia Romagna.
Un racconto agghiacciante molto ben girato, seppur con qualche errore di pathos. Come è stato possibile che tutto ciò sia accaduto rimane un mistero, ed è una delle ferite peggiori della nostra nazione. Tratta dal libro di Pablo Trincia sulla vicenda, e dal Podcast scritto da Alessia Rafanelli per La Repubblica, questa versione documentaristica aggiunge, se possibile, orrore all’orrore di una vicenda disumana che tocca corde della nostra sensibilità scavando nella profondità dell’anima. Qualcosa di indicibile. Come è stato possibile togliere dei bambini ai propri genitori, e accusare i genitori di essere “pedofili” e fare “riti satanici” con i figli, e poi manipolare i bambini convincendoli che fosse tutto vero? Quali mostri hanno potuto fare una cosa del genere? Se non fosse diventato lo slogan idiota di populisti di destra, il famoso “parlateci di Bibbiano” sarebbe davvero stato un tema, perché qui stiamo parlando della provincia più colta e industrializzata d’Europa, tutta monocolore nella sua amministrazione. Davvero, come è stato possibile? Il prodotto, infine, ahimé, non è davvero italiano, è troppo buono per esserlo, la regia è infatti di Hugo Berkeley, bravo documentarista americano. Su Amazon Prime Video.
Su Netflix invece trovate un lavoro davvero ben fatto, si chiama “American Murder: The Family next door”. E’ un documentario girato soltanto con camere di sorveglianza, stanze di interrogatori, cam dei poliziotti. Senza interviste, senza ricostruzioni. Un viaggio dell’orrore di un padre perfetto che si trova accusato della morte di sua moglie e dei tre figli. La moglie dell’accusato ha indirettamente fornito molto materiale perché riprendeva in maniera compulsiva i due figli piccoli, e nelle ricostruzioni dei messaggi inviati alle amiche si calibra anche il profilo della vittima. Una vicenda che in America fece scalpore perché l’opinione pubblica si divise, in parte accusando la vittima di “aver provocato” il suo femminicidio, in quanto ritenuta manipolatoria, autoritaria, compulsiva e “desiderosa di sesso” dal marito. E’ bello, fatto bene, e colpisce davvero entrare, come forse mai avvenuto nel cinema e nel documentarismo, “dentro” la storia.
Venendo alla Fiction, non perdetevi “Spiderman – Far From Home” su Netflix, che ha una delle sequenze più oniriche e tecnologicamente avanzate della storia del cinema. Spiderman viene ingannato dal cattivo di turno e vive una sequenza di illusione davvero strepitosa. Il film è il classico prodotto mainstream per tutti, ma ha alcune perle come questa scena ed è impreziosito dalla presenza di Zendaya, attualmente la numero uno negli Stati Uniti per talento. Sarebbe davvero un regalo da parte di Sky se riportasse “Euphoria”, a mio giudizio il miglior serial degli ultimi anni, per distacco. Nel film anche Tom Holland, un moderno Michael J. Fox, magari con qualche caratura di talento in meno, ma piacevole e funzionale. Malino per ora “Trying”, su una coppia che cerca di avere figli. Apple Tv+ va perdonata a prescindere perché ci ha regalato The Morning Show e Ted Lasso, ma sinceramente di questo politicamente corretto non se ne può più. A quando serial liberi dal perbenismo? Non so cosa darei per girare un serial in cui tutto il politicamente corretto viene invertito, reso commedia: una donna mediocre accusa falsamente un uomo integro, un disabile è complice di reati efferati, una coppia dello stesso gender educa un bambino a diventare uno psicotico. L’arte vera è sempre nel ribaltare le convenzioni, e, finalmente, ragionare di minoranze e civiltà nell’opposto. Perché è dall’opposto che si trova la verità, Socrate lo ha insegnato quasi tremila anni fa. Si vedano i capolavori di Kubrick o Altman per capire le sottili differenze tra mediocrità e arte. Arancia Meccanica, ad esempio, uno stupratore assassino vittima del suo libero arbitrio. Ma senza libero arbitrio e pulsioni, dove si va? Certo, sarebbe un filo complicato andare da Rai Cinema o Netflix, notoriamente improntante alla convenzione, e convincerli della bontà delle mie idee. Ma se non lo farò io, il mercato deciderà per loro. Non vi è ormai sul mercato serial o film che non contenga messaggi dichiaratamente Gender Equality o politicamente corretti. Ma come diceva un grande regista “se avessi voluto lanciare messaggi avrei fatto il postino”.
Su Amazon Prime Video trovate anche “Miss Sloane” a cui l’Italia ha aggiunto l’originalissimo e ineffabile sottotitolo “Giochi di potere”, un Legal Thriller ben fatto dal sempre bravo John Madden, con Jessica Chastain e Mark Strong, entrambi interpreti molto credibili. Livido e bluastro come la luce di Toronto, città in cui il film è girato. Attenzione anche alla nuova uscita su Netflix di Ex Machina, film inglese prodotto da Allon Reich e Andrew Macdonald, diretto da Alex Garland. Un film indipendente bellissimo girato in una location magnetica con la futura star Alicia Vikander, stupenda. La storia incrocia filosofia e azione, ingegneria robotica ed etica. E’ un film riuscito, da vedere. Come sempre schivate come una visita del fisco ogni prodotto italiano. Buona visione.