Serie e film: cosa vedere questo weekend in tv. I consigli del regista Matteo Vicino su TPI
COSA VEDERE QUESTO WEEKEND IN TV: LA RUBRICA DI TPI
Questa settimana si parte da Sky che propone un interessante Thriller vecchia scuola: “Omicidio a East Town”. Kate Winslet è una Detective di una piccola città di provincia con pochi abitanti, più o meno tutti sospettati modello Signora Fletcher, da cui la famosa battuta: “quattro sono gli abitanti, una è lei, uno è morto, uno è lo sceriffo, chi è l’assassino?”.
Il delitto di una giovanissima (e bellissima) ragazza scatena i sospetti su tutto e tutti. La cosa interessante di questo serial è la sua capacità di farci pensare, come veri e propri detective, su chi sia il colpevole. Io ho scritto tre sceneggiature, e una idea ce l’ho chiara, evito ogni spoiler ovviamente. Mi farete sapere la vostra. Buoni interpreti e fattura media di livello, prima puntata pesante come quattro iniezioni di astra Zeneca, ma forse propedeutiche al clima generale di East Town. C’è un interessante parallelismo con “La fortuna di Cookie” di Robert Altman, un film che dovete assolutamente vedere, è un capolavoro. E’ a noleggio su iTunes o Google play.
Ovviamente confondere un’opera di Robert Altman con prodotti contemporanei è come paragonare Brad Pitt a Luigi Di Maio in termini estetici, ma qualche assonanza tra i due lavori si trova.
Su Netflix è uscito “The Mule” di e con Clint Eastwood. E’ un film strano, verrebbe da sconsigliarlo, ma sinceramente ho come l’impressione che Clint, novantenne, ne sappia più di noi e lo abbia trasmesso in questo film dalla morale a volte politicamente scorretta a volta ineccepibile: vivete la vostra vita e fate ciò che vi rende felici. Sky propone anche Wonder Woman 1984, che è un clamoroso “Mah”. Si guarda volentieri ma è bruttino, Gal Gadot è meravigliosa anche se recita così così (sempre meglio delle nostre attrici, ma ci vuole poco). Film tutto al femminile, e si vede. Gli unici tre uomini sono ritratti così: un egomaniaco, un debole, un mezzo scemo.
Ci sono due bei lavori documentaristici su Netflix. Il primo, Human, The World Within è bello, fatto con le migliori tecnologie, sicuramente sopra la media.
Poi, sempre su Netflix, Black Holes, The Edge of All We Know. Costruito davvero bene anche nella Computer Graphics. Un viaggio nel cosmo da vedere. Cosa c’è dentro i buchi neri. Misteri del vuoto. Cosa c’è dentro la mente di Matteo Salvini? Ciambelle Fritte? Ultras condannati per spaccio e tentato omicidio? 49 milioni?
Ovviamente state alla larga dalle produzioni italiane. Sky propone “Security”, niente da fare, non ci siamo, e Netflix continua a sbagliare, a prescindere. Non ce la possiamo fare. Il sistema non cambia, Roma non cambia, le agenzie di attori, la corruzione, il disastro culturale italiano impediscono a prescindere che persone con un minimo di merito possano entrare nel mainstream audiovisivo. Non c’è speranza. Anche Amazon, dopo il precotto “Lol”, continua a sfornare disastri, “Veleno” a parte. Tra un Verdone e un Fabio Volo, siamo la nazione più antimeritocratica del mondo, per quanto concerne l’arte. Ora anche Cesare Cremonini si cimenterà in una produzione su Lucio Dalla. Unica soluzione, parafrasando “Aliens, Scontro Finale” (Su Star): nuclearizzare, è la sola sicurezza. Buona visione.