Contromano, la trama e il finale del film su Rai 3 con Antonio Albanese
La pellicola del 2018 affronta il tema dell'immigrazione in modo divertente e spensierato
Contromano, la trama e il finale del film su Rai 3 con Antonio Albanese
Questa sera su Rai 3 alle 21.20 un film diretto e interpretato da Antonio Albanese, Contromano. Si tratta di una pellicola prodotta da Fandando e distribuita da 01 Distribution, giunta nelle sale cinematografiche alla fine del marzo 2018, che affronta il tema dell’immigrazione in modo divertente e spensierato.
Ma di cosa parla il film? Vediamo qui di seguito la trama.
Di cosa parla il film
Siamo a Milano, la città dove Mario Cavallaro (Antonio Albanese) abita, sempre nello stesso quartiere, da una vita. Ha 50 anni e la sua routine tranquilla e – soprattutto – abitudinaria è fatta del suo lavoro e del suo piccolo orto, che cura nella terrazza di casa sua. È un uomo molto preciso che tiene molto al decoro pubblico e alla disciplina che tutte le mattine si reca nello stesso identico a bar a fare colazione. È il titolare di un negozio, una merceria, che ha ereditato da suo padre e che tutte le mattine apre senza mai tardare neanche un minuto.
Il bello della vita per lui, d’altronde, è proprio la routine, che lo rassicura giorno dopo giorno: per lui le cose che non cambiano sono le più belle. Di punto in bianco, però, questa sua monotona vita viene scossa da una serie di improvvisi cambiamenti: viene infatti a conoscenza del fatto che il suo bar preferito, quello dove ogni giorno beve il suo caffè marocchino, sta per essere venduto a un egiziano, il quale ha intenzione di vendere kebab. In aggiunta, come se non bastasse, davanti al suo negozio si piazza Oba (Alex Fondja), un giovane senegalese venditore ambulante di calzini, che inizia a minacciare l’attività di Mario con le sue offerte altamente concorrenziali.
Estremamente turbato da queste novità, Mario decide di “rimettere le cose a posto” e restaurare quell’ordine che gli era tanto caro. Il suo è un piano tanto semplice quanto folle: il protagonista, infatti, decide di rapire Oba e riportarlo a casa sua in Senegal. E sostiene che questa sia un’idea davvero geniale: se tutti lo facessero, riportando in patria ciascun migrante, il problema dell’immigrazione sarebbe risolto.
Quando Oba acconsentirà alla sua “deportazione”, lo farà solo a una condizione: che con loro venga anche sua sorella, Dalida (Aude Legastelois). Per Mario non ci sono problemi, se non fosse che quando conosce la ragazza se ne innamora perdutamente. E i veri guai inizieranno quando scoprirà che Dalida e Oba non sono fratelli, ma fidanzati.