Boss in incognito 2020, le anticipazioni della prima puntata dell’8 settembre
Boss in incognito 2020, le anticipazioni della prima puntata dell’8 settembre
Questa sera, 8 settembre 2020, parte la nuova edizione di Boss in incognito, il docu-reality di Rai 2 condotto quest’anno da Max Giusti. In tutto sono previste quattro puntate, in prima serata dalle 21.20. Protagonisti saranno altrettanti imprenditori, che hanno accettato di lavorare fianco a fianco ai loro dipendenti, ovviamente camuffati per non farsi riconoscere. Un appassionante format che torna dopo due anni, con al centro come sempre l’incontro tra due mondi solitamente separati e distanti, quello dei boss e quello dei loro lavoratori. Scopriamo insieme le anticipazioni della prima puntata di oggi, 8 settembre 2020. Appuntamento su Rai 2 dalle 21.20.
Anticipazioni prima puntata
Tra le novità di questa sesta edizione, la conduzione affidata a Max Giusti. Sarà lui a guidare l’avventura degli imprenditori che hanno deciso di affrontare la sfida di lavorare sotto mentite spoglie, per una settimana, insieme ai loro dipendenti. Ma non solo. Per la prima volta, infatti, anche il conduttore andrà in incognito e, con un nome di fantasia e nuove sembianze, grazie a un travestimento, in alcune occasioni potrà dare una mano al boss e sostituirlo nella sua missione.
Nella prima delle quattro puntate previste, in onda stasera, 8 settembre 2020, dalle 21.20 su Rai 2, entreremo in un’azienda che rappresenta al meglio l’eccellenza italiana. Stiamo parlando Crik Crok. La boss di questa prima puntata è infatti la presidente Francesca Ossani. La sede centrale dell’azienda si trova a Pomezia in provincia di Roma, conta 150 dipendenti e 500 agenti per un volume d’affari di 40 milioni di euro. In un anno vengono prodotti 60 milioni di pacchetti di patatine che vengono distribuite in Europa fino in Brasile.
Sarà brava la boss a non farsi riconoscere dai suoi dipendenti e a lavorare al loro fianco per una settimana? Per non insospettire gli operai, Francesca Ossani e Max Giusti entreranno in azienda, adeguatamente camuffati, con un pretesto. Verrà detto infatti che si sta girando “Un lavoro in sette giorni”, un documentario per la Rai che aiuta a ricollocare alcune persone che hanno perso il lavoro a causa del Covid, sottoponendole a un training di una settimana. Solo al termine della settimana, i lavoratori scopriranno che sono stati affiancati nelle loro mansioni dal loro boss e, in alcuni casi, da Max Giusti, che svelerà la sua vera identità.