Blanco, lettera di scuse per il raptus a Sanremo: “Sono caduto, mi sono rotto la faccia e piango”
“Chiedo scusa alla città dei fiori”: Blanco fa ammenda su Instagram per il gesto compiuto ieri sul palco dell’Ariston durante la prima serata di Sanremo.
Dopo aver telefonato al conduttore Amadeus per fargli sapere di essere dispiaciuto per quanto accaduto, l’artista ha pubblicato un pensiero scritto di getto alle 4.30 di notte nel quale si rivolge proprio al teatro e ammette l’errore. “Mi hai insegnato a correre – scrive l’artista – ma sono caduto, mi sono rotto la faccia e piango”.
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“Finalmente sono me stesso – conclude Blanco – ti voglio bene Ariston, con tutta la mia follia”. Il sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri, si era augurato un gesto di pubblica ammenda: “Per avere questi fiori ci sono anni di lavoro, gli stessi che ci vogliono per creare una canzone, è arte. Io credo che ognuno di noi ogni tanto fa una stupidaggine, siamo stati tutti ragazzi. Ma a volte se si fa una cazzata basta chiedere scusa”.
Prima di postare su Instagram, il campione in carica della rassegna (insieme a Mahmood con il singolo “Brividi”) aveva sentito al telefono il direttore artistico Amadeus, che in conferenza stampa ha spiegato: “Mi avevano detto che avrebbe fatto qualcosa di particolare, poteva anche coricarsi o rotolarsi. Da dove mi trovavo era difficile ascoltare le parole di quello che accade, non ho percepito il problema tecnico”.
L’errore è stato consegnargli il ricevitore sbagliato, che gli ha impedito di avere il ritorno in cuffia. “Ho visto che c’era un’esagerazione rispetto alle prove – ha detto Amadeus – e ho percepito che non fosse più un finale previsto. Solo dopo ho capito che aveva problemi di audio. Ha sbagliato, lo sa lui per primo, gliel’ho detto un minuto dopo. Lui è un ragazzo che compie 20 anni tra due giorni, ma non voleva mancare di rispetto alla città di Sanremo, conosce bene il significato del lavoro di chi ha portato lì quei fiori”.