Pieraccioni ironizza su Blanco: “Vieni a potarmi una siepe, anche con le mani” | VIDEO
“Blanco c’ho da potare una siepe, potessi venire domattina. Mi si è ammalato il giardiniere”: Leonardo Pieraccioni in una storia di Instagram ironizza sullo scatto d’ira di Blanco ieri sera sul palco dell’Ariston a Sanremo.
Il cantante, campione in carica della rassegna insieme a Mahmood con “Brividi”, ha distrutto le fioriere della scenografia in reazione a un guasto tecnico agli auricolari.
Noi c'eravamo.#Sanremo2023pic.twitter.com/z7xeofsTnh
— Paola. 💐 (@Iperborea_) February 7, 2023
E moltissimi lo hanno attaccato. A cominciare dal pubblico in platea, che ha fischiato immediatamente la “performance” e chiesto che non venisse data lui la possibilità di cantare nuovamente il singolo “L’isola delle rose”.
Tra i primi a commentare quanto visto anche Fiorello: “Anche mia madre che ha 88 anni quando non sente spacca tutto”, ha detto dal suo Glass di via Asiago.
Su Twitter Alessandro Gassmann, che tifa per il figlio Leo in gara, ha scritto: “Stamattina non mi ha funzionato la chiave del portone di casa, mi sono innervosito e l’ho abbattuta con una mazza. Poi i condomini si sono arrabbiati e l’hanno rimontata. Volevo riabbatterla ma mi hanno detto di no, non c’erano le condizioni”.
Serena Autieri ha un tono più serio: “Trovo che la performance di Blanco non sia affatto rispettosa nei confronti del Festival come istituzione e del pubblico che preferisce una buona canzone ad uno sterile esercizio di devastazione che sembrava guidato da rabbia ingiustificata e comunque fuori luogo”.
Mentre Valerio Scanu gli ha gridato “vergogna” affermando che “il successo” gli avesse “dato alla testa”.
Anche il presidente della Liguria, Giovanni Toti, è intervenuto sull’episodio: “Caro Blanco, dietro alla scenografia di fiori che ieri sera hai distrutto con leggerezza – ha scritto su Facebook- ci sono la storia di una città intera e l’intenso lavoro dei nostri floricoltori”.
Il governatore ha invitato il cantante a “visitare le nostre serre per vedere con i tuoi occhi lo straordinario impegno e l’eccellenza dei professionisti che portano avanti una tradizione che è diventata patrimonio internazionale e fa parte del Dna della Liguria e di Sanremo, proprio come il Festival”.