Avanti un Altro e Paolo Bonolis nella bufera per una battuta sull’Ucraina
Avanti un Altro e Paolo Bonolis nella bufera per una battuta sull’Ucraina
Il programma di Canale 5 “Avanti un Altro” è finito nella bufera per una battuta di Paolo Bonolis sull’Ucraina. Nel corso della puntata andata in onda ieri sera, 23 marzo 2022, il conduttore ha chiesto a un ragazzo ucraino come si dice nella sua lingua la frase “Ricordati che devi morire”, uno dei tormentoni del game show. Immediate le polemiche sui social. Ma la puntata, in realtà, è stata registrata due anni e mezzo fa, prima della pandemia, e non era mai andata in onda. Lo scivolone però rimane e lo stesso Bonolis ha voluto far chiarezza: “Ho visto che è stata lasciata nella puntata una cosa che doveva essere tagliata da chi deve occuparsi di sistemare queste puntate”. Il conduttore su Instagram ha poi aggiunto: “È ovvio che è una cosa completamente fuori luogo, visto il periodo che stiamo vivendo. Chiedo scusa io, però non c’entro niente. Non faccio il veggente, non so cosa può accadere a distanza di due anni da quello che faccio. E poi chi si deve occupare di pulire queste cose laddove le avesse rintracciate non sono sempre io, ma è qualcun altro che deve fare questo lavoro”. Sulla stessa linea anche la moglie di Paolo Bonolis, Sonia Bruganelli, che su Twitter ha scritto: “La puntata di Avanti un altro di questa sera è stata registrata due anni fa, come vedete dall’assenza di misure di sicurezza, Paolo Bonolis si dissocia comunque da ciò che è stato lasciato andare in onda e che ha disturbato tutti quanti noi compresi”.
La nota di Mediaset
Anche Mediaset, con una nota, si è scusata per l’accaduto: “A causa della messa in onda di una puntata registrata più di due anni fa di “Avanti un altro” è stata trasmessa una frase rivolta a un concorrente ucraino che voleva essere scherzosa ma che ascoltata in queste ore, in un clima totalmente diverso, è apparsa imbarazzante e fuori luogo. Mediaset si scusa. Abbiamo sbagliato e ne siamo mortificati. Errori del genere non devono avvenire”.