Chi era l’auriga nell’antica Roma raccontata da Alberto Angela | Ulisse
Scorpo era uno dei più famosi: vinse più di duemila corse
Chi era l’Auriga nell’antica Roma raccontata ad Ulisse, il piacere della scoperta
Durante la puntata di oggi, 26 ottobre 2019, di “Ulisse, il piacere della scoperta” Alberto Angela racconterà i posti e la storia di Ben Hur, il film colossal campione di incassi nel 1959, vincitore di undici premi Oscar. Il popolare conduttore del programma di Rai 1 farà rivivere la storia del celebre auriga e la città di Roma del primo secolo dopo Cristo, accompagnando gli spettatori nei luoghi che hanno visto le vicende raccontate dal film, partendo dal luogo centrale delle competizioni delle quadrighe: il Circo Massimo.
Ma chi era l’auriga? Nell’antichità, l’auriga era colui che guidava il carro da guerra e partecipava alle corse dei carri negli agoni dell’antica Grecia. Nell’antica Roma gli aurighi invece conducevano le bighe nei ludi circensi.
Gli aurighi romani, diversamente da quelli greci, indossavano un casco e altre protezioni per il corpo e si legavano le redini attorno alla vita, mentre i greci le reggevano in mano. Usanza molto pericolosa dato che, in caso di incidente, i romani non potevano lasciare le briglie e così spesso finivano per essere trascinati dai cavalli attorno alla pista finché non rimanevano uccisi o riuscivano a liberarsi. Per ovviare a questo “problema” gli aurighi portavano con loro un coltello per riuscire a liberarsi in caso di incidenti.
Gli aurighi di base erano degli schiavi, ma quando vincevano ricevevano in premio una corona di foglie di alloro e, probabilmente anche del denaro; se riuscivano a vincere abbastanza corse potevano così disporre della somma sufficiente per comprarsi la libertà.
Gli aurighi potevano diventare famosi in tutto l’Impero romano semplicemente sopravvivendo alle competizioni, dato che l’aspettativa di vita di un pilota di carri non era molto elevata.
Un auriga celebre fu sicuramente Scorpo, che vinse più di duemila corse prima di restare ucciso in un incidente sulla meta quando aveva appena 27 anni. Ma non solo. Anche tre imperatori romani sono noti per aver gareggiato e vinto nelle corse con i carri: Tiberio, Nerone e Caligola.
Curiosità
Esiste anche la costellazione chiamata Auriga, derivante dalla mitologia greca, dove viene rappresenta da una persona che porta in braccio una piccola capretta, e nello stesso tempo ha in mano anche una frusta (o delle briglie). Il cocchiere forse deriva dal mito che ritraeva la storia di Zeus e Amaltea.