Spotify cambia il modo di riprodurre gli album grazie a Adele
La riproduzione casuale – shuffle – su Spotify non è più un’impostazione di default per gli album. Merito di Adele che ha convinto la piattaforma di streaming musicale a modificare l’opzione. Da ora in poi, premendo il tasto play, le canzoni verranno riprodotte secondo l’ordine pensato dagli artisti e non più casualmente, almeno per gli utenti abbonati. Su Twitter, Adele – che il 19 novembre ha pubblicato il suo ultimo disco dal titolo 30 – ha scritto che gli artisti non creano gli album né pensano con attenzione alla lista delle canzoni così, senza motivo.
“La nostra arte racconta una storia e le nostre storie dovrebbero essere ascoltate nel modo in cui le abbiamo pensate”, ha detto sul social network. I commenti degli utenti sono contrastanti: c’è chi dice di non volere i cambiamenti dettati dagli artisti perché è il consumatore a decidere come ascoltare gli album, c’è chi odia il pulsante shuffle e preferisce ascoltare le canzoni in ordine (seguendo, quindi, l’opinione di Adele). C’è anche chi commenta la grande influenza della cantante oppure chi la ringrazia. Tra le risposte anche quella di Spotify: “Qualsiasi cosa per te”. Gli utenti, però, potranno ancora scegliere di riprodurre casualmente la musica. A cambiare è la funzione di default. Non è la prima volta che gli artisti assumono un atteggiamento critico nei confronti di Spotify. Taylor Swift, nel 2014, aveva criticato la piattaforma per il suo servizio gratuito sostenendo che gli artisti non fossero stato pagati abbastanza. In quell’occasione la sua etichetta, la Big Machine Music, aveva rimosso l’album della cantante.