Simona Ventura accusata di evasione fiscale: deve 500 mila euro
Simona Ventura accusata di evasione fiscale: deve 500 mila euro
Dopo Cristina Chiabotto, anche Simona Ventura è stata accusata di evasione fiscale. Il pm di Milano, Silvia Bonardi, ha fatto presente che la conduttrice ha “smesso di pagare il debito tributario e ha perso il beneficio della rateizzazione”, depositando una nota dell’Agenzia delle Entrate dello scorso ottobre.
La Ventura è accusata di evasione fiscale per un importo pari a 500 mila euro, nel periodo che va dal 2012 al 2015: il capo d’imputazione è “dichiarazione infedele dei redditi”.
La prossima udienza in tribunale è fissata per il 18 marzo 2020 e, in tale occasione, si farà avanti una collaboratrice della Ventura, una testimonianza richiesta dall’accusa e accordata dal giudice.
Simona Ventura e l’evasione fiscale: cos’è successo
Secondo un commercialista, consulente della difesa, la Ventura “non è stata in grado di andare avanti con il pagamento”, replicando agli avvocati della conduttrice (Jacopo Pensa e Federico Papa).
Secondo l’inchiesta della Guardia di Finanza e della pm, Simona Ventura avrebbe fatto confluire parte dei suoi proventi e addebitato parte dei suoi costi a una società a lei riconducibile, la Ventidue srl.
Pare che tale società – che secondo l’accusa non è operativa – abbia costi personali tra cui parrucchieri, biglietti aerei, fiori, make up per avere agevolazioni sulle tasse. Ma al centro dell’indagine ci sarebbero compensi relativi ad alcuni contratti, siglati con emittenti televisive, sullo sfruttamento dei diritti di immagine per la sua attività professionale.
La Ventura potrebbe rilasciare delle dichiarazioni spontanee e il 13 maggio invece è prevista la discussione delle parti.