Selvaggia Lucarelli: “Sono nata dopo 9 aborti. Col mio ex marito ho un bel rapporto”

Non solo Chiara Ferragni e Fedez. L’ammirazione profonda verso i propri genitori, le crudeltà dell’Alzheimer che ha colpito sua madre, il rapporto con l’ex marito Laerte Pappalardo e la complicità con il suo fidanzato attuale Luca Biagiarelli. Un’intervista a cuore aperto, quella concessa da Selvaggia Lucarelli a Silvia Toffanin durante l’ultima puntata di Verissimo, su Canale 5.
Si comincia con l’infanzia vissuta in un ex villaggio operaio a diversi chilometri da Civitavecchia: “Ero sola, avevo pochi amici lì”, ricorda la giornalista del Fatto Quotidiano.
“Il mio primo amore – riflette – è stato mio padre. Lui desiderava una figlia femmina. Mia mamma ha avuto il primo figlio, mio fratello, e poi ha perso il secondo dopo due anni: si chiamava Simone, è morto pochi giorni dopo la nascita, morì soffocato in clinica. Questa cosa la traumatizzò. Provava a rimanere incinta, ma ebbe nove aborti spontanei. Rinunciò all’idea di avere un figlio in maniera naturale, così fecero domanda di adozione, ma rimase incinta senza accorgersene. Quando sono nata, la femmina tanto desiderata, è arrivata la gioia”.
Alla madre, morta nel 2022 dopo anni di malattia, Lucarelli dedica un pensiero speciale: “Lei era una donna incredibile, un’intellettuale vera, una persona vivace. Scriveva poesie, leggeva tutte le biografie”, dice. “L’Alzheimer è stato crudele e vederla perdere la sua essenza è stato doloroso. L’abbiamo vista spegnersi”.
“I miei genitori litigavano tanto – confida la giornalista – e senza rendermene conto, credo di aver associato l’idea dell’amore al conflitto. Questo nella vita non mi ha insegnato a riconoscere l’amore sano. Mi ha dato tanta confusione”.
Lucarelli si sofferma quindi sull’amore “tossico” vissuto alcuni fa, di cui aveva già parlato nel podcast Proprio a me. “Era una storia che mi stava uccidendo dal punto di vista psicologico e fisico”, ricorda. “Era una storia malata, io avevo fame e desiderio di essere amata da questa persona che era ingestibile. Senza di lui non potevo vivere, con lui stavo peggio”.
“Ne sono uscita senza chiedere aiuto purtroppo, avrei dovuto farlo”, continua. “C’erano violenze psicologiche forti, lui viveva sminuendomi. Diceva che non valevo nulla, che come madre ero pessima. Non avevo sostegno psicologico. Non ero centrata, avevo solo lui e mi delegittimava, sminuiva, era dura dal punto di vista psicologica. Arrivai a un punto in cui ero pericolosa per me e per mio figlio, ero sempre confusa. Mi faceva male, perdevo capelli, non ero presente come madre”.
Dal 2004 al 2007 Lucarelli è stata sposata con Laerte Pappalardo, figlio del cantautore Adriano, da cui nel 2005 ha avuto un figlio, Leon, oggi ventenne. “Con Laerte – spiega la giornalista – ho un bel rapporto. Abbiamo superato una fase conflittuale durata tre anni, iniziata dopo la separazione. Io abbandonai in maniera frettolosa il matrimonio e lui me la faceva pagare. Gli voglio molto bene. Lui è la grande conquista della mia vita. Riconosco le sue qualità, la sua ironia. Sono felice che Leon abbia preso dei pezzi della sua personalità. Oggi siamo amici, frequento la sua compagna, a lui piace il mio compagno. C’è un grande affetto”.
Parlando del suo attuale compagno, il food blogger, Lorenzo Bigiarelli, con cui fa coppia da una decina d’anni, la giornalista osserva: “Lui è molto leggero, è il mio contrario. Accumulo molta frustrazione per via del mio lavoro e lui sa capirmi, sa quando la mia parola sgarbata non è diretta a lui ma è qualcosa che io sto scaricando. Abbiamo passato diverse bufere insieme, ma le abbiamo superate bene perché siamo complici. Riconosciamo come normali le nostre fragilità” .
Lucarelli è reduce dalla partecipazione come ospita fissa al DopoFestival di Sanremo, condotto da Alessandro Cattelan: “Sanremo mette sempre molta agitazione, si vuole fare bella figura e c’è ansia da prestazione, non era però tutto sulle mie spalle”, sottolinea.
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In generale, ammette la giornalista “sono molto spavalda, spregiudicata. Non valuto le conseguenze altrimenti mi autocensurerei continuamente. Avere opinioni molto nette, cristalline e divisive si paga in questo mestiere, si è antipatici e ci si fanno tanti nemici”.