Sanremo 2019: le pagelle di TPI della terza serata del Festival
SANREMO 2019 PAGELLE TERZA SERATA – Continua la 69esima edizione del Festival di Sanremo con la terza serata. Giovedì 7 febbraio 2019 l’Ariston vede il ritorno di alcune figure storiche della musica italiana, come Antonello Venditti. Sul palco anche Alessandra Amoroso, per la terza volta a Sanremo (sempre come ospite, mai come cantante in gara).
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Previsti inoltre come ospiti anche Ornella Vanoni, Umberto Tozzi, Raf, Serena Rossi, Paolo Cevoli e il presentatore, insieme a Pippo Baudo, di Sanremo Giovani Fabio Rovazzi.
Nella terza serata, inoltre, si esibiscono i 12 Big che non hanno cantato mercoledì. In ordine di apparizione: Mahmood, Enrico Nigiotti, Anna tatangelo, Ultimo, Francesco Renga, Irama, Patty Pravo con Briga, Simone Cristicchi, Boomdabash, Motta, Zen Circus, Nino d’Angelo e Livio Cori.
Il direttore artistico di Sanremo 2019 Claudio Baglioni, confermato per il secondo anno consecutivo, ha voluto portare sul palco dell’Ariston generi e artisti molto diversi tra loro. La musica, insomma, realmente al centro di questo Festival, in tutte le sue forme.
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Ecco le recensioni e le pagelle di Tpi dopo la terza serata del Festival di Sanremo 2019.
Sanremo 2019 pagelle terza serata | Mahmood – Soldi: voto 7,5
La vera rivelazione di questo Sanremo. Un sound moderno, che ben rappresenta i generi oggi più in voga tra i giovani. Parla ai ragazzi del 2019 e lo fa con credibilità. Viene dalla vittoria di Sanremo Giovani 2019, dimostrando che si è trattato di un successo meritato. Nella serata del venerdì duetta con Gué Pequeno: interessante.
Enrico Nigiotti – Nonno Hollywood: voto 6,5
Porta sul palco dell’Ariston la sua Livorno, i ricordi d’infanzia e l’amore per suo nonno. Sente molto questo brano e si percepisce dal trasporto con cui lo canta. Da lui ci aspettavamo qualcosa di diverso, più in linea con la sua anima rock. Ma mette un’intensità spettacolare e quasi commovente.
Antonello Venditti: voto 8,5
Passano gli anni, ma gente come Venditti continua a cantare le nostre vite. Tornava a Sanremo dopo 19 anni, per la seconda volta in carriera, mai da concorrente. L’occasione da celebrare è di quelle speciali: i 40 anni dell’album Sotto del segno dei pesci, forse il più importante della sua carriera. Ci regala prima “Sotto il segno dei pesci”, poi “Notte prima degli esami” in duetto con Baglioni, entrambi al pianoforte. Il suo vibrato è patrimonio dell’umanità.
Anna Tantangelo – Le nostre anime di notte: voto 5
Che la Tatangelo sappia cantare, sia bella, brava, tutto quello che volete, è arcinoto. E lo sta confermando anche in questo Festival. Ma porta in gara un brano poco potente, sia dal punto di vista della melodia che del testo. Lei è già una veterana dell’Ariston, aspettiamo di sentirla in qualcosa di più fresco e meno pesante.
Sanremo 2019 pagelle terza serata | Ultimo – I tuoi particolari: voto 7
Ci sbilanciamo: in questo momento è a nostro avviso il favorito per la vittoria finale, come da pronostico della vigilia d’altronde. La canzone è nello stile di Ultimo, con un ritornello che si apre in maniera maestosa e un sound che già tutti canticchiano. Oggettivamente ha scritto e cantato cose migliori di questo brano, ma non è da escludere che dopo la vittoria nei Giovani dello scorso anno il buon Niccolò possa fare il bis tra i grandi.
Francesco Renga – Aspetto che torni: voto 5,5
Per Renga vale lo stesso discorso fatto poche righe sopra per Anna Tatangelo. Per cui diamo anche lo stesso voto. Canzone troppo “alla Renga”, nessuna evoluzione, nessun passo avanti. Anche noi aspettavamo che tornassi caro Francesco, ma potevi osare di più. Detto questo, sei bello, bravo e canti sempre con un’intensità unica.
Irama – La ragazza col cuore di latta: voto 6
Il buon Irama al secondo ascolto migliora nel’intensità e nell’interpretazione. La sensazione che lascia è sempre quella di una versione 2.0 di “Mary” dei Gemelli Diversi per il tema trattato. Intanto su Youtube vola, segno che il pezzo piace. Si fa accompagnare anche da un coro gospel, per dare ancor più solennità alla canzone. Bella, per carità, forse un po’ “paracula”. Si può dire paracula?
Sanremo 2019 pagelle terza serata | Alessandra Amoroso: voto 6,5
Quando scopri che Alessandra Amoroso festeggia dieci anni di carriera capisci quanto rapidamente sia passato il tempo. Lei è sempre la stessa: genuina, intonata, solare. E si commuove dopo aver duettato con Baglioni. Ma come si era vestita?
Ornella Vanoni: voto 7,5
Autoironica, irriverente, giocherellona. Ornella regala momenti di intrattenimento spassoso con Virginia Raffaele, criticandola bonariamente per la sua imitazione in cui appare un po’ rimbambita. Finisce per fare la parodia della parodia di sé stessa. Un genio. Male invece il breve duetto musicale tra le due.
Patty Pravo e Briga – Un po’ come nella vita: voto 5
Una canzone che non rende merito a una signora della musica italiana come la Strambelli, con dieci Sanremo alle spalle. Ha cantato brani decisamente migliori. E l’intesa con il giovane Briga proprio non cresce. Peccato.
Simone Cristicchi – Abbi cura di me: voto 8
La tragedia che vince sulla commedia. Cristicchi recita e porta in scena un brano che commuove, tra i testi più belli di questo Sanremo insieme a quello di Silvestri. Non andrà nelle radio, non lo canteremo sotto la doccia, ma in un Festival che vuole raccontare tutte le sfaccettature della nostra canzone, ci sta da dio. Poesia in musica. Intensità unica.
Boomdabash – Per un milione: voto 6
Reduci dal successo estivo di “Non ti dico no” (cantato da Loredana Bertè), i Boomdabash ci riprovano con “Per un milione”. Un brano che punta già a essere uno dei tormentoni radiofonici dei prossimi mesi, un pezzo leggero, reggae, senza troppe pretese. Ritmato e con un ritornello che entra facilmente in testa, ma niente più. Ricorda un po’ Rocco Hunt.
Raf e Tozzi: voto 7
Con Raf e Tozzi è subito anni ’80. Gente di mare, Il battito animale, Ti pretendo, Tu, Gloria. Canzoni entrate ormai nei grandi classici della nostra musica. Ed è subito karaoke o balli di gruppo se preferite.
Sanremo 2019 pagelle terza serata | Motta – Dov’è l’Italia: voto 6,5
“Dov’è L’Italia, amore mio? Mi sono perso”, ripete con insistenza il giovane Motta in questo brano “sociale”. Lui ha una buona padronanza del palco e una discreta voce. Il pezzo pone una domanda tanto attuale, legato al tema dei migranti, ma non fornisce risposte. L’invocazione ricorda lo sfortunato “Italia amore mio” del trio Pupo-Emanuele Filiberto-Canonici.
Zen Circus – L’amore è una dittatura: voto 7
Un brano rock, armonioso e incalzante al tempo stesso. Procede senza soluzioni di continuità, in un crescendo impetuoso e di fatto senza un ritornello. Bella, migliora rispetto al primo ascolto. Magari non vinceranno questo Sanremo, ma si sono fatti conoscere dal grande pubblico con un bel pezzo.
Nino D’Angelo e Livio Cori: voto 6
L’intensità, la voglia di fare bene c’è tutta. Ma il brano continua a non convincere. L’alchimia tra i due artisti non è perfetta, né l’alternanza tra italiano e dialetto. Esperimento poco riuscito.
Sanremo 2019 pagelle terza serata | Paolo Cevoli: voto 5,5
Dopo la Hunziker ieri, il momento Zelig torna con Paolo Cevoli in coppia con Bisio. Ma ha fatto ridere di più la Vanoni.
Fabio Rovazzi: voto 7,5
Canta i suoi successi, fa alzare e ballare il pubblico solitamente immerso nella naftalina dell’Ariston. Questo ragazzo è un piccolo genio. Recita accompagnato dal violino una sua canzone, come fosse Dante o una poesia di Baudelaire. Poi l’incursione di Fausto Leali che grida che il Festival è un complotto (come avvenne in un vecchio Sanremo di Baudo). Tutto assurdo ma credibile. Infine ricorda il padre, scomparso nel 2010.
Serena Rossi: voto 7
Omaggia una grande come Mia Martini cantando “Almeno tu nell’universo”. Non sfigura, e già questo è tanto vista la grandezza e la difficoltà del brano. La cosa più bella ed emozionante quando chiede scusa a Mimì per quello che le hanno fatto. Sottoscriviamo.
Claudio Baglioni: voto 6
Un po’ come le altre sere, senza particolari guizzi nella conduzione. Dà il meglio di sé nei duetti, da “E tu” a “Sotto il segno dei pesci” con quell’altro mostro sacro del cantautorato italiano che prende il nome di Antonello Venditti.
Virginia Raffaele: voto 7
La puntata migliore, in cui è uscita, almeno in parte, la vera Raffaele. Il momento più divertente quando gioca con Ornella Vanoni e Patty Pravo, cioè quando fa le sue azzeccatissime imitazioni. Entro sabato riusciremo a vederla in una delle sue maschere?
Sanremo 2019 pagelle terza serata | Claudio Bisio: voto 6,5
Continua a convincere solo fino a un certo punto. Torna anche oggi a rivestire i panni di conduttore di Zelig con l’ospitata di Cevoli. Momento non indimenticabile. A questo Festival manca un presentatore di razza.