Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:57
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Spettacoli

Sanremo 2019: le pagelle di TPI della prima serata del Festival

Immagine di copertina
Credit: ANSA/ETTORE FERRARI

I voti e i giudizi sulle 24 canzoni in gara e non solo

SANREMO 2019 PAGELLE PRIMA SERATA – Comincia finalmente la 69esima edizione del Festival di Sanremo. Sono ben 24 gli artisti in gara quest’anno, che si sono esibiti nel corso della prima serata, in onda il 5 febbraio 2019. Come sempre al primo ascolto non è facile dare un giudizio definitivo, per il quale sarà necessario risentire tutti i brani nel corso delle successive serate.

> QUI LA NOSTRA DIRETTA LIVE DEL FESTIVAL DI SANREMO 2019

> QUI LA DIRETTA DELLA SECONDA SERATA

Il direttore artistico di Sanremo 2019 Claudio Baglioni, confermato per il secondo anno consecutivo, ha voluto portare sul palco dell’Ariston generi e artisti molto diversi tra loro. La musica, insomma, realmente al centro di questo Festival, in tutte le sue forme.

Non ci sarà la gara dei giovani, sostituita dalla trasmissione Sanremo Giovani andata in onda a dicembre 2018 su Rai 1, e che ha permesso ai due vincitori, Einar e Mahmood di competere sul palco dell’Ariston direttamente con gli altri Big.

> QUI TUTTO QUELLO CHE C’E’ DA SAPERE SU SANREMO 2019

Ecco le recensioni e le pagelle di Tpi dopo la prima serata del Festival di Sanremo 2019.

Sanremo 2019 pagelle prima serata | Francesco Renga – Aspetto che torni: voto 4,5

Renga fa il solito Renga. Nessun guizzo nuovo, un brano totalmente nelle sue corde, anche troppo. Quasi da stereotipo. Aspettavamo realmente il suo ritorno, ma se doveva tornare così, beh, potevamo anche farne a meno.

Nino D’Angelo e Livio Cori – Un’altra luce: voto 5,5

L’amalgama tra i due artisti non sembra ancora al massimo. La melodia è interessante ma l’uso eccessivo del dialetto potrebbe distogliere chi ha poca dimestichezza con il napoletano. Inoltre la base sembrava troppo alta rispetto alle due voci finendo per coprirle, e rendeva così ancor più difficile la comprensione del testo. Da risentire.

Nek – Mi farò trovare pronto: voto 6,5

Nek torna a Sanremo con un pezzo radiofonico assai, che sentiremo senz’altro nei prossimi mesi. Il brano funziona, non un capolavoro, ma il suo obiettivo dichiarato è diventare una hit da “heavy rotation”. Il ritornello rimane facilmente impresso, la canzone è ritmata il giusto.

Zen Circus – L’amore è una dittatura: voto 6,5

Un brano potente e rock, che entra facilmente in testa. La canzone di fatto non ha un ritornello ma è una cavalcata trionfante intensa e dal testo molto bello e attuale. Non è certo un pezzo sanremese: da vedere come il pubblico la accoglierà.

Sanremo 2019 pagelle prima serata | Il volo – Musica che resta: voto 6,5

I tre tenorini tornano sul palco dell’Ariston per celebrare i dieci anni della loro carriera. Portano a Sanremo 2019 un pezzo da Il volo, senza particolari sorprese. Uno sfoggio del bel canto italico, una canzone d’amore non particolarmente brillante. Il pubblico di Sanremo apprezza il loro stile, come dimostra il lungo applauso alla fine dell’esibizione.

> QUI COME VEDERE IN STREAMING SANREMO 2019

Loredana Bertè – Cosa ti aspetti da me: voto 6,5

La voce graffiata di Loredana arriva dritta alle orecchie e al cuore. Cosa aspettarsi da un’artista che ha segnato pagine di storia della musica italiana? Forse qualcosa di meglio. Il ritornello è molto radiofonico, ma il pezzo in generale non è un capolavoro. La sua esibizione è però come sempre ricca di pathos, e aggiunge qualcosa a un brano che sembra non decollare mai.

Daniele Silvestri – Argento vivo: voto 8

“Avete preso un bambino che non stava mai fermo. L’avete messo da solo davanti a uno schermo e adesso vi domandate se sia normale se il solo mondo che apprezzo è un mondo virtuale”. Il testo più bello di questo Festival è di Daniele Silvestri, che si candida a essere uno dei favoriti per la vittoria finale. Parole sul mondo della scuola e sui tempi di oggi che fanno riflettere. Il rapper Rancore si inserisce alla perfezione nelle strofe quasi recitate da Silvestri.

Federica Carta e Shade – Senza farlo apposta: voto 3

Dopo il successo di Irragiungibile, il duo Carta-Shade presenta al Festival di Sanremo un brano assai mediocre. L’intenzione, sulla carta, è quella di diventare una hit radiofonica, ma certi miracoli non si ripetono così spesso. La sensazione è quella del vorrei mai non posso. Anche per creare un tormentone alla Fedez ci vuole abilità e studio, e questo non sembra il caso.

Ultimo – I tuoi particolari: voto 7,5

Brano gradevole e nel suo stile. Ultimo dimostra di essere un artista ormai fatto e finito. Dopo il successo nell’edizione Giovani dello scorso anno, Ultimo porta a Sanremo 2019 un brano nelle sue corde, ma in questo caso non è certo un demerito. Il ragazzo cresciuto nella periferia romana non solo canta bene, ma è un interprete. Cosa oggi piuttosto rara. Il traguardo del concerto all’Olimpico è meritato.

Paola Turci – L’ultimo ostacolo: voto 6,5

Paola Turci è una signora elegante della musica italiana, composta e che forse avrebbe meritato ancora più successo. Lo dimostra con questo brano, che forse non vincerà il Festival ma è decisamente godibile. Lei è un’interprete di livello e questo la aiuta molto a gestire un pezzo carino anche se non indimenticabile.

Sanremo 2019 pagelle prima serata |Motta – Dov’è l’Italia: voto 7,5

“Dov’è l’Italia, amore mio. Mi sono perso”. Motta dimostra di essere un cantautore già di un certo spessore, nonostante la giovane età. Poco conosciuto dal grande pubblico, si presenta con un pezzo sui migranti ben scritto e non banale. In più cavalca il palco dell’Ariston come un veterano.

Boomdabash – Per un milione: voto 6

Reduci dal successo estivo di “Non ti dico no”, cantato da Loredana Bertè, i Boomdabash provano a fare il grande salto partecipando a Sanremo. L’obiettivo è sempre quello di lanciare un pezzo fresco e possibilmente gradito alle radio. Questo “Per un milione” non sembra indimenticabile. L’effetto sorpresa potrebbe non bastare per andare molto avanti.

Patty Pravo e Briga – Un po’ come nella vita: voto 5,5

L’eleganza e la raffinatezza della Strambelli non sembrano legarsi bene con la voce più calda e ruvida del giovane Briga, che tutto sommato non sfigura al fianco di una signora indiscussa della musica italiana. La canzone è troppo lenta e non decolla mai. Servirà riascoltarla, ma non sembra una delle cose migliori del repertorio dell’ex ragazza del Piper, che in questa prima serata incanta più per l’abito scollato che per la sua esibizione.

Simone Cristicchi – Abbi cura di me: voto 7,5

“Una preghiera laica”. Così lo stesso Cristicchi aveva definita la sua canzone, che segna finalmente il ritorno del cantautore romano su un palco come quello dell’Ariston che gli ha regalato alcuni tra i maggiori successi della carriera. Un recitativo profondo, una richiesta d’aiuto contro le fragilità dell’essere umano. Bella davvero.

Sanremo 2019 pagelle prima serata | Achille Lauro – Rolls Royce: voto 6,5

Se arrivati alle 23.40 a qualcuno iniziava a calare la palpebra, ci pensa Achille Lauro a risvegliare tutti. La sua Rolls Royce è un pezzo meno trap rispetto al suo consueto repertorio, che strizza l’occhio al rock italiano più classico. Un nome su tutti: Vasco Rossi, che non a caso è l’idolo dichiarato del cantate romano. Una sorta di Vita spericolata 2.0, in cui cita autentici miti come Elvis Presley, Amy Winehouse, i Doors e Jimi Hendrix.

Arisa – Mi sento bene: voto 6,5

Rosalba Pippa in arte Arisa si conferma una delle voci più intonate della musica italiana. Il suo brano è orecchiabile e melodico, ma decisamente più debole rispetto ad altri suoi successi, a cominciare da quel “Sincerità” che l’ha resa nota al pubblico proprio sul palco dell’Ariston.

Negrita – I ragazzi stanno bene: voto 5,5

Un brano dalle buone intenzioni ma che alla fine lascia un po’ con l’amaro in bocca. Dispiace che una band storica come i Negrita non abbia trovato nulla di meglio da portare a Sanremo. Il testo è nelle loro corde, ma non sembra evolversi. I ritmi, la musica e le sonorità sono quelli di anni fa, senza dimostrare la capacità di fare un passo in avanti.

Sanremo 2019 pagelle prima serata | Ghemon – Rose viola: voto 5,5

Ghemon è senz’altro un personaggio interessante nel panorama della musica italiana, tra il rap e il cantautorato. La sua “Rose viola”, nonostante un ritornello gradevole e ripetitivo, convince poco. Non sono mancate neppure delle incertezze vocali. Buona invece la padronanza del palco e l’intensità interpretativa.

Einar – Parole nuove: voto 3

Per distacco la canzone più brutta ascoltata finora. Nonostante la spinta propulsiva di Amici e della vittoria a Sanremo Giovani, Einar si presenza con un pezzo debole assai, e cantato ancora peggio. Se ne poteva decisamente fare a meno. Il suo “Parole nuove” di nuovo ha in realtà ben poco.

Sanremo 2019 pagelle prima serata | Ex-Otago – Solo una canzone: voto 6

La quota rock di questo Sanremo è affidata agli Ex-Otago, band sconosciuta al grande pubblico sanremese. Il testo non è male, la melodia è poca roba. Buona l’interpretazione, ma nel complesso il brano scivola via troppo facilmente.

Anna Tantangelo – Le nostre anime di notte: voto 5

Anna Tatangelo torna al Festival con un pezzo che parla d’amore, un pezzo decisamente sanremese sia nel testo che nell’arrangiamento. Per un’artista diventata subita grande e con già parecchi anni di carriera alle spalle ci si aspettava un brano più maturo. Lei interpreta bene e conferma di avere una voce possente e precisa come poche sue colleghe, ma questa canzone non le rende giustizia.

Irama – La ragazza col cuore di latta: voto 6

Strappa la sufficienza questa canzone di Irama, reduce dal successo ad Amici. Un brano che parla di una ragazza e delle violenze subite dal padre, come Mary dei Gemelli DiVersi. Un pezzo nello stile di Irama, forse un po’ costruito, e che si avvale anche di un coro gospel.

Enrico Nigiotti – Nonno Hollywood: voto 6

Nigiotti si conferma un’interprete ormai affermato. Il brano però non lo esalta a dovere. Una canzone in pieno stile sanremese, troppo per lui che ha un’anima rock che in questo brano esce ben poco. Racconta la sua Livorno e i ricordi d’infanzia, lo fa con naturalezza e dolcezza, ma ci si aspettava di più e meglio.

Sanremo 2019 pagelle prima serata | Mahmood – Soldi: voto 7

Reduce dal successo di Sanremo Giovani, Mamhood porta un brano moderno, ritmato e giovanile. Può essere una delle rivelazioni di questo Sanremo, soprattutto se i ragazzi dovessero supportarlo con il televoto.

Claudio Baglioni: voto 6,5

Non era facile riconfermarsi e organizzare per il secondo anno consecutivo il Festival di Sanremo, specie dopo le tante polemiche per il presunto conflitto di interessi che ha preceduto la kermesse. Conferma la sua cifra stilistica della scorsa edizione, senza particolari guizzi ma anche con una discreta autoironia. Dà il meglio di sé quando canta.

Claudio Bisio: voto 5,5

Appare visibilmente emozionato a inizio serata, quasi con le lacrime agli occhi. Sui social monta l’ironia per la sua giacca non proprio sobria con cui ha fatto il suo debutto da conduttore del Festival. Regala un discreto monologo sui migranti e sulle polemiche che hanno toccato Baglioni. Troppo impostato, può e deve crescere nelle prossime serate.

Sanremo 2019 pagelle prima serata | Virginia Raffaele: voto 6

Ha già ricoperto il ruolo di conduttrice del Festival e si vede. Scherza con gli ospiti in studio e si diverte. Non si traveste, mantiene sempre i panni di Virginia Raffaele e la sensazione è sempre quella che manchi qualcosa: mancano i guizzi di comicità, come quando si trasforma in Belen o Carla Fracci.

Ti potrebbe interessare
Gossip / Cristina D’Avena: “Per anni mi hanno costretta a tagliarmi i capelli e nascondere le curve”
Gossip / Lite Cecchetto-Pezzali, la moglie del cantante attacca il produttore
Musica / È morto Quincy Jones, leggendario produttore di Michael Jackson: aveva 91 anni
Ti potrebbe interessare
Gossip / Cristina D’Avena: “Per anni mi hanno costretta a tagliarmi i capelli e nascondere le curve”
Gossip / Lite Cecchetto-Pezzali, la moglie del cantante attacca il produttore
Musica / È morto Quincy Jones, leggendario produttore di Michael Jackson: aveva 91 anni
Musica / Claudio Cecchetto attacca nuovamente Max Pezzali
Musica / Vasco Rossi ricorda il papà e attacca i nazifascisti: “Non ti sei piegato, ora sono tornati”
Gossip / Mauro Repetto: "Cecchetto e Pezzali? Spero si possa bere una birra tutti e tre"
Gossip / Ecco perché Claudio Cecchetto e Max Pezzali hanno litigato
Gossip / Un promoter di eventi a Striscia la Notizia: "La mamma di Fedez tremava all’idea che lo rappresentassero certi"
Musica / Angelina Mango cancella il tour per problemi di salute
Musica / X Factor, Manuel Agnelli lancia una frecciata a Fedez? “Nessuno di noi gioca a chi dice la ca**ata più grossa”