Di cosa parla “Roma”, il film che dopo aver vinto il Golden Globe e il David ha ottenuto la nomination agli Oscar 2019
La pellicola prende il nome dal quartiere medioborghese di Città del Messico ed è ambientato negli anni Settanta
ROMA ALFONSO CUARON – Prima il Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia, poi il Golden Globe come Miglior film straniero.
A suggellare il successo di Roma, la pellicola di Alfonso Cuaron, è però soprattutto la prestigiosa candidatura agli Oscar 2019 nella categoria “Miglior film”. Senza dimenticare il trionfo ai David di Donatello 2019 nella sezione Miglior film straniero.
“Roma” di Alfonso Cuaron | Il trailer
“Roma” di Alfonso Cuaron | Trama
Il film Roma è ambientato nel Messico del 1970 e prende il nome da Roma, un quartiere in cui vive la classe medioborghese di Città del Messico.
La pellicola racconta un periodo di grande instabilità economica e politica che ha interessato il paese negli anni Settanta.
Protagonista della pellicola Roma è Cleo, la domestica di una famiglia borghese che si occupa di marito, moglie, nonna, quattro figli e di un cane.
La domestica è di origine india, a differenza della famiglia presso cui lavora che discende invece dagli spagnoli e interagisce solo con americani di alto rango presenti in città.
Cleo è più che una domestica: è una tuttofare deve occuparsi di ogni singolo bisogno dei membri della famiglia. Nel film la vediamo prendersi cura dei bambini, della madre e persino degli escrementi del cane.
Alfonso Cuaron è riuscito a raccontare nel suo film Roma le contraddizioni del Messico degli anni Settanta, in cui il benessere ostentato dalle classi più agiate si scontra con la condizione di schiavitù in cui sono costretti a vivere i più poveri, condannati dalla nascita ai lavori più umili.
Sullo sfondo di Roma, le tensioni sociali che hanno interessato il paese in quegli anni e che eromperanno nel corso del film, mentre i politici cercano frettolosamente di adeguare il loro messaggio e le loro agende alla nuova situazione per non perdere consensi.