Il discorso di Rami Malek ai Golden Globe è tutto per Freddie Mercury | VIDEO
L'attore 37enne vince la statuetta come "Miglior attore protagonista" per l'interpretazione del cantante dei Queen nel film Bohemian Rhapsody
Ai Golden Globe Rami Malek vince la statuetta come “Miglior attore protagonista” per l’interpretazione di Freddy Mercury nel film Bohemian Rhapsody. Sul palco di Los Angeles, in occasione della 76esima edizione dell’evento cinematografico, l’attore statunitense ha dedicato il Globe proprio al celeberrimo artista britannico.
Prima di ricevere la statuetta, il 37enne ha abbracciato il chitarrista dei Queen Brian May. Emozionato, Rami Malek, si è rivolto direttamente al musicista scomparso nel 1991, tra gli applausi scroscianti: “Grazie Freddie Mercury per avermi regalato la gioia di una vita. Ti amo, uomo bellissimo”.
Bohemian Rhapsody
Il film attesissimo incentrato sulla storia di una delle band più importanti della storia del rock, i Queen, è uscito nelle sale italiane il 29 novembre del 2018. Il tema principale su cui ruota il film è la ricerca della propria identità. Un argomento su cui è ruotata anche tutta la vita del protagonista, Freddie Mercury.
Non solo la vita pubblica, musicale, da icona leggendaria del cantante e della sua band, dunque, ma anche il lato umano, quello più sconosciuto. E soprattutto più fragile.
Bohemian Rhapsody parte da ciò che è successo prima dell’incontro con il chitarrista Brian May e il batterista Roger Taylor. Dal ragazzo che lavora come facchino nell’aeroporto di Heathrow all’inizio di una carriera che lo porterà a trasformarsi dall’anonimo Farrokh Bulsara al leggendario Freddie Mercury.
Chi è Rami Malek
Il grande pubblico associa il suo nome e il suo volto a Elliot Alderson, l’hacker protagonista della serie televisiva Mr Robot, oppure a quello di Ahkmenrah nella saga Una notte al museo. Rami Malek, classe 1980, nasce a Los Angeles da genitori egiziani.
Malek, in realtà, non è il primo attore scritturato per il ruolo di Mercury nel film diretto da Bryan Singer. La produzione infatti, in un primo momento, sceglie Sacha Baron Cohen, prima di rimuoverlo per contrasti con il resto della band, che supervisiona la realizzazione del film.
In un’intervista, l’attore statunitense ha ammesso di sentire su di sé una grande responsabilità, vista la delicatezza del ruolo da interpretare.
La notizia di Malek-Mercury suscita inizialmente un po’ di scetticismo, soprattutto perché il ruolo richiede la capacità di sapersi muovere bene sul palco.
E poi, il canto: in un’intervista a Repubblica, Malek ha ammesso che la parte più difficile del lavoro sia stata appunto replicare le grandi canzoni dei Queen: “Non so ancora – ha detto riferendosi alla sua voce – cosa abbiano usato nel montaggio finale del film. Ho avuto la fortuna di conoscere molto bene Brian May e Roger Taylor, un regalo piovuto dal cielo. Mi hanno dato preziosissimi consigli”.