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Home » Spettacoli

Nino D’Angelo a Sanremo: tutto quello che c’è da sapere sul cantante napoletano

Immagine di copertina

Nino D’Angelo Sanremo 2019 | Carriera | Canzoni | Film | Figli | Vita privata

NINO D’ANGELO SANREMO 2019 – Con il suo intramontabile caschetto biondo ha segnato un’epoca, rendendosi immediatamente riconoscibile ed entrando a far parte dell’immaginario collettivo degli italiani. Ma sono state anche le sue performance, sia nel mondo della musica che in quello cinematografico, a renderlo conosciuto in tutto il Paese.

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Nino D’Angelo, cantante e attore napoletano classe 1957, ha alle spalle una carriera lunga più di 40 anni. Un periodo nel quale si è reso di una produzione artistica (musicale, teatrale, cinematografica) immensa: ha inciso oltre 30 album in studio, escluse raccolte e dischi live e ha prestato il volto in più di 20 film.

LEGGI ANCHE: Nino D’Angelo contro Salvini: “Chiude i porti ai migranti e non le curve ai razzisti”

Nella vita di Nino D’Angelo musica e cinema sono sempre andati di pari passo. Nato come icona della musica neo-melodica napoletana, l’artista negli anni si è parzialmente sganciato da quella figura, proponendosi come artista a tutto tondo, capace di affrontare anche temi più impegnativi dell’amore e della tradizione campana.

Nel 2019, a nove anni di distanza dalla sua ultima apparizione all’Ariston, Nino D’Angelo è tra i big in gara alla 69esima edizione del Festival di Sanremo, in coppia con Livio Cori, con la canzone Un’altra luce. Per il cantante napoletano si tratta della sesta apparizione come artista in gara sul palco sanremese. Nel 1998 inoltre si è recato a Sanremo nell’inedita veste di conduttore del DopoFestival, con Piero Chiambretti.

Ecco tutto quello che c’è da sapere su Nino D’Angelo.

LEGGI ANCHE: Tutto quello che c’è da sapere su Sanremo 2019

Nino D’Angelo Sanremo 2019 | Carriera | Gli inizi

Nino D’Angelo (vero nome Gaetano D’Angelo) nasce a San Pietro a Patierno, quartiere periferico di Napoli, il 21 giugno 1957. È il primo di sei figli e l’unico in famiglia a manifestare, fin da piccolo, uno spiccato talento musicale, guidato anche dal nonno materno, grande appassionato di musica napoletana.

Il padre è un operaio, mentre la mamma è casalinga: come si può immaginare, dunque, la sua famiglia non naviga in ottime acque, dal punto di vista economico. Per questo motivo il giovane Gaetano è costretto a lasciare presto la scuola, lavorando sia come cantante ai matrimoni, sia come gelataio.

D’Angelo, legatissimo alla musica della sua terra, viene notato durante uno spettacolo nella parrocchia di San Benedetto a Casoria da Padre Raffaello, un frate cappuccino, che lo aiuta ad intraprendere la carriera di cantante. Partecipa così a moltissimi festival di nuove voci della provincia e in poco tempo inizia ad esibirsi con regolarità alla galleria Umberto I di Napoli.

Nel 1976 inoltre la sua famiglia organizza una colletta per permettergli di incidere il suo primo 45 giri, “A storia mia (‘O scippo)”, che Gaetano stesso distribuisce porta a porta. Il disco piace molto alla gente, al punto che Nino D’Angelo viene coinvolto nell’idea di trasformarlo in una sceneggiata dallo stesso titolo.

Sarà la prima di diverse sceneggiate teatrali con protagonista il giovane Nino, tra le quali anche “L’onorevole”, “‘E figli d ‘a carità”, “L’ultimo Natale ‘e papa mio” e “‘A parturente”.

Nino D’Angelo Sanremo 2019 | Carriera | Il successo

Il successo vero arriva però nel 1981, non solo grazie al film “Celebrità”, il primo impegno cinematografico di D’Angelo (seguito da pellicole di successo come “Lo studente”, “L’Ave Maria” e “Tradimento e Giuramento”).

Il motivo principale del clamore attorno al suo nome è la canzone “Nu jeans e na maglietta”, considerata la madre di tutta la musica neo-melodica napoletana. È in questo momento che il caschetto e la voce di Nino D’Angelo lo rendono immediatamente riconoscibile in tutta Italia. Il cantante/attore diventa il simbolo di tutti i ragazzi dei quartieri popolari del Sud.

L’album che prende il nome dalla canzone più famosa dell’artista di Casoria vende oltre un milione di copie. Un successo che nel 1986 gli vale la prima, storica chiamata al Festival di Sanremo, dove si presenta con il brano “Vai”. Nello stesso periodo arrivano anche il primo contratto discografico, con la “Ricordi”, e la prima tournée all’estero.

Nel frattempo, arrivano nuovi ruoli al cinema: tra questi, “Uno scugnizzo a New York”, “La ragazza del metrò” e “Popcorn e Patatine”.

Nino D’Angelo Sanremo 2019 | Carriera | La depressione e la maturazione artistica

A inizio anni Novanta però Nino D’Angelo vive un periodo di grande difficoltà personale: la scomparsa dei genitori lo segna al punto che l’artista campano cade in depressione. D’Angelo allora sente il bisogno di un netto cambio di rotta nella propria carriera.

Il primo cambiamento è estetico: con dispiacere dei suoi fan, infatti, taglia la chioma bionda. Inizia poi anche un nuovo percorso musicale: D’Angelo smette i panni del cantante leggero e sentimentale, per passare a trattare tematiche di vita quotidiana. Pur rimanendo un cantante fortemente legato all’aspetto folkloristico della sua terra, infatti, i suoi testi iniziano ad avere riferimenti sociali.

I suoi tre successivi album, “…e la vita continua”, “Tiempo” e “Bravo ragazzo” certificano la nuova direzione artistica di D’Angelo, che riceve anche molti riconoscimenti dalla critica.

Inizia una proficua collaborazione con la regista Roberta Torre, che gli propone di girare un cortometraggio sulla sua vita da artista e da uomo, dal titolo “La vita a volo d’angelo”, presentato al Festival di Venezia. L’anno dopo, D’Angelo firma la colonna sonora del primo film di Roberta Torre, “Tano da morire”, che vince il David di Donatello, il Globo d’oro, il Ciak e il Nastro d’argento.

Alla soglia dei 40 anni arriva anche un’altra svolta: con l’album “‘A nu pass’ d’a città”, mischia le sonorità proprie di tutta la sua carriera con jazz e musica etnica. Nel 1998 conduce il DopoFestival di Sanremo con Piero Chiambretti e l’anno dopo pubblica anche un’autobiografia, “L’ignorante intelligente”.

Nino D’Angelo Sanremo 2019 | Gli ultimi anni

Negli anni Duemila D’Angelo continua a pubblicare nuovi album, coordinando gli impegni musicali con quelli che lo vedono impegnato in diverse opere teatrali e, soprattutto, al cinema. In questo periodo infatti l’artista campano si rivela un ottimo attore anche in pellicole non musicali, ad esempio nei film comici, come “Paparazzi”, “Vacanze di Natale 2000” e “Tifosi”.

Partecipa a diverse edizioni di Sanremo e, nel 2005, gli viene affidato un programma in prima serata su Canale 5, “Io non ti ho mai chiesto niente”: dal palasport di Casoria, sua città natale, D’Angelo presenta molti dei suoi successi duettando con artisti come Giancarlo Giannini, Massimo Ranieri e Sebastiano Somma.

L’ultima sua partecipazione al Festival è del 2010.  L’8 dicembre 2017 pubblica il suo ultimo album di inediti, intitolato “Nino D’Angelo 6.0”, allegato a un greatest hits ed un live tratto dal concerto tenutosi allo Stadio San Paolo, in occasione del suo 60esimo compleanno, il 27 giugno 2017.

Dal 5 al 9 febbraio 2019 partecipa al Festival di Sanremo in coppia con Livio Cori.

Il 21, 22 e 23 giugno, all’arena Flegrea di Napoli, è previsto un concerto evento, dal nome “Figli di un re minore”: i protagonisti sono Nino D’Angelo e il suo alter ego musicale, Gigi D’Alessio.

Nino D’Angelo Sanremo 2019 | Vita privata

D’Angelo è sposato da tantissimo tempo, dal 1979, con Annamaria Gallo. I due si sono conosciuti da giovanissimi, quando lui aveva 17 anni e lei addirittura 12. Tre anni dopo il loro incontro (lei aveva 15 anni) Annamaria Gallo è rimasta incinta del loro primo figlio, Antonio, che oggi fa il regista.

Dal loro matrimonio è nato anche un secondo figlio, Vincenzo, giornalista della Gazzetta dello Sport.

Nino D’Angelo Sanremo 2019 | Social

D’Angelo è molto attivo sui social, dove è seguitissimo dai fan. La sua pagina Facebook (qui il profilo ufficiale) vanta infatti un milione di follower. Su Instagram, social su cui il cantante pubblica foto di vecchia data ma anche scatti di vita quotidiana, può contare su più di 190mila fan. Su Twitter, infine, sono 15mila gli utenti che seguono D’Angelo.

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