Un film su Salvini? La risposta di Nanni Moretti in un’intervista a Le Monde
NANNI MORETTI SALVINI FILM – Dopo Berlusconi, potrebbe spuntare un film su Matteo Salvini? La risposta di Nanni Moretti non tarda ad arrivare.
Il celebre regista, tornato al cinema con il documentario Santiago, Italia, è stato intervistato dal quotidiano francese Le Monde e alla domanda avrebbe risposto con un ripetuto “No, no, no e no”, aggiungendo: “È stato già difficile farlo per Berlusconi”. Si riferisce al film Il Caimano, del 2006.
Tra i temi trattati nell’intervista, la politica italiana è stata protagonista tanto quanto il suo documentario (uscito in Francia da poco).
“Fare un film su Salvini sarebbe al di sopra delle mie forze”, ha ribattuto ancora Nanni Moretti alla domanda del giornalista.
Non è un mistero che il regista non approvi le politiche del governo in carica, così come la figura di Matteo Salvini, con il quale aveva avuto qualche diverbio a suon di tweet proprio l’anno scorso.
Nanni Moretti Salvini film | Le dichiarazioni del regista
Di ritorno in sala, Nanni Moretti ha colto la palla al balzo per esprimere i suoi timori circa la situazione in Italia oggi.
“Molti italiani sono ipnotizzati dall’immigrazione. È una paura che gli è stata pazientemente instillata dal leader della Lega Nord, Matteo Salvini” ha infatti spiegato il regista.
“Questa gente che ha preso il potere in Italia si ritiene al di sopra delle leggi. Hanno dichiarato guerra alla magistratura. Hanno inoltre poca familiarità con la grammatica istituzionale e ogni individuo munito della minima competenza gli pare naturalmente sospetto. In questo senso, c’è una continuità diretta con Berlusconi”, ha poi concluso Nanni Moretti.
Vincitore di otto David di Donatello e di undici Nastri d’argento, Nanni Moretti è certamente un regista con le idee (politiche) molto chiare. A livello internazionale, il suo cinema ha ottenuto diversi riconoscimenti come il Leone d’argento per Sogni d’oro, l’Orso d’argento a Berlino per La messa è finita, il Prix de la mise en scène a Cannes per Caro diario e la Palma d’oro per La stanza del figlio.
Nel 2018, il suo documentario Santiago, Italia è approdato nelle sale italiane (nel 2019, è la volta della Francia) ed è il frutto di 40 ore d’interviste rilasciate dai cosiddetti asilados, rifugiati cileni scappati in Italia nel 1973. Un prodotto cinematografico definito dallo stesso Moretti “una bella storia di accoglienza e di coraggio”.