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Perché finiamo per detestare le canzoni che ci piacciono dopo averle ascoltate troppo

Immagine di copertina
Perché finiamo per detestare le canzoni che ci piacciono dopo averle ascoltate troppo? Credit: Pixabay

Tutti conoscono la sensazione di amare una canzone al punto di ascoltarla ininterrottamente, e tutti sanno che la conseguenza è finire per detestarla

È successo a tutti, almeno una volta nella vita, di ascoltare una canzone così tante volte da finire per detestarla.

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Ai più fortunati capita con una canzone di tendenza in un determinato periodo, ma ad altri può succedere anche con la propria canzone preferita.

Qualunque sia la melodia, una volta trasformatasi da “preferita” a “odiata”, non si può più tornare indietro.

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Ma in quale momento cominciamo a odiare una canzone per averla ascoltata troppo?

A questo quesito ha risposto la psicologa spagnola Amaya Terrón, durante una intervista telefonica con Verne, affermando che la sovraesposizione a un determinato stimolo lo svuota del suo significato originario.

“La spiegazione psicologica per cui una canzone che ci piace finisce per essere noiosa risiede nell’assuefazione. Stimolando in eccesso i centri del piacere, lo stimolo perde il suo potenziale evocativo”, ha spiegato.

Questo accade con qualsiasi cosa, e non solo nell’ambito musicale: se, ad esempio, una persona che ama la cioccolata ne mangiasse troppa, con tutte le probabilità in seguito la eviterebbe volentieri.

In psicologia, l’abitudine viene utilizzata per superare le paure, ma il tempo per abituarsi – o stancarsi – di qualcosa varia da persona a persona.

“Funziona con gli stimoli buoni e con quelli cattivi. Nella terapia, il paziente viene esposto a poco a poco a situazioni che gli causano paura, fino al momento in cui le supera. Dopotutto, si tratta di abituarsi a qualcosa”, ha continuato la psicologa.

Meglio ascoltare canzoni che si conoscono poco

Secondo quanto riporta l’Independent, i neurologi credono che il cervello attraversi due stadi quando si ascolta una canzone che ci piace: il nucleo caudato del cervello anticipa la nostra parte preferita di una canzone, mentre il nucleus accumbens innesca l’eccitazione, causando il rilascio di endorfine.

Dunque, più conosciamo una canzone, meno il nostro cervello si eccita quando anticipiamo la melodia nella nostra mente, secondo Michael Bonshor, esperto in psicologia musicale e dottore all’università di Sheffield, nel Regno Unito.

“Gli esperimenti hanno dimostrato che apprezziamo meno una cosa, quando la conosciamo molto bene”.

Un altro fattore importante è la base della canzone: meno è comune la struttura di una canzone, più è probabile che lo stimolo continui a risvegliarsi con il passare del tempo.

Un altro motivo per cui finiamo per odiare alcune canzoni

Si può finire per detestare una canzone anche perché il nostro cervello la associa a un brutto momento, o a un brutto ricordo.

“È definito condizionamento: associamo uno stimolo a una persona. Può essere un luogo, una data o una canzone. […] Se la nostra considerazione di quella persona cambia, cambierà anche la sensazione che ci stimola la canzone”, spiega Terrón.

La soluzione per riconciliarsi con la propria canzone preferita

Se hai iniziato a odiare la tua canzone preferita, c’è un modo per ricominciare ad apprezzarla.

“Se passi un po’ di tempo senza ascoltare la canzone, rimarrai sorpreso e ti piacerà di nuovo quando lo ascolterai”, ha aggiunto la psicologa.

Liberarsi del problema della sovraesposizione per fare in modo di apprezzare nuovamente qualcosa è più semplice rispetto al tentativo di dissociarlo da un’esperienza negativa, cosa per cui sono necessari più tempo e pazienza.

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