REPORTAGE TPI | Una giornata con Morgan: “La mia battaglia per salvare la casa di Giuseppe Verdi”
Morgan racconta a TPI la sua personale battaglia affinché lo Stato salvi il patrimonio del musicista: "Perché lo Stato dia le sovvenzioni che da più di 20 anni non dà". Un tour dei luoghi verdiani da Roncole, dove si trova la casa natale del compositore, fino a Busseto a Casa Barezzi, dove Verdi iniziò a suonare il pianoforte
Reportage TPI – Una giornata con Morgan nei luoghi di Giuseppe Verdi
Villanova sull’Arda (Piacenza) – Incursione di Morgan alla Villa-museo di Giuseppe Verdi, dove è arrivato per sostenere la raccolta fondi per scongiurarne la chiusura. “Quando Duchamp mise i baffi alla Gioconda iniziò l’epoca del post-moderno. Io mettendo la mascherina a Giuseppe Verdi lo riporto a vivere in mezzo a noi” ha dichiarato. “Da oggi inizia la mia battaglia per la casa di Verdi, perché lo Stato dia le sovvenzioni che da più di 20 anni non dà”, aggiunge.
“Un patrimonio, un museo, uno dei pochi luoghi integralmente conservati in ogni dettaglio, a tal punto che nelle stanze si respira il profumo della storia, e dell’arte, dove olezza tiepida e molle l’aura dolce del suol natal. Ma questo non va bene. Facciamo qualcosa. Leviamo la voce”, continua l’artista.
Per l’intera giornata l’autore di Altrove è stato ospitato sia dagli eredi, che a casa Barezzi a Busseto (Parma) dall’associazione Amici di Verdi, per dare il suo contributo alla salvaguardia della memoria del compositore italiano più famoso nel mondo.
In serie, ha messo la mascherina al busto del Maestro, si è vestito “alla Verdi”, si è sdraiato sul letto di Giuseppina Strepponi (la moglie), ha cantato il Va pensiero con l’ukulele su una delle carrozze e l’ha poi concluso al pianoforte a casa Barezzi dove il compositore iniziò la sua carriera e si è improvvisato cicerone.
La performance diffusa lungo l’arco della giornata è stata finalizzata alla campagna di crowdfunding alla quale tutti possono contribuire con una piccola donazione. Morgan, dal canto suo, ha dichiarato di aver già trovato chi potrà riparare i pianoforti – che attualmente sono inutilizzabili – dove vennero composti il Nabucco, il Rigoletto e tante altre liriche indimenticabili.
Foto di Roberto Dassoni