Jova Beach Party annullato a Vasto, Jovanotti parla per la prima volta: “Vi spiego cosa è successo davvero”
In un lungo post Facebook, il cantante racconta la sua versione dei fatti sul concerto di Vasto
Il commento Jovanotti alla decisione di annullare il concerto di Vasto
“Ho appena saputo che Jova Beach Party a Vasto non ci sarà. La ragione è intessuta nelle dinamiche assurde che hanno trasformato un’occasione di festa, gioia ed opportunità di sviluppo di un territorio in scontro di forze locali in “bagarre””, Jovanotti commenta l’annullamento del suo concerto previsto il 17 agosto prossimo sulla spiaggia abruzzese di Vasto.
Durante la mattinata del 9 agosto, infatti, l’amministratore delegato della società che organizza i concerti di Jovanotti ha dato l’annuncio definitivo: il concerto non si farà.
Il cantante, in un lungo post Facebook, ha raccontato la sua versione dei fatti per la prima volta. Per Jovanotti il motivo della decisione da parte della prefettura di Chieti sarebbe politico, perché non esistevano ragioni oggettive per annullare il concerto.
“Chi alla fine ha “vinto” ottenendo la cancellazione combatte una sua personale battaglia politica locale in affannosa ricerca di visibilità a buon mercato che evidentemente una cosa grande e bella come Jova Beach Party offre”, scrive Jovanotti.
“Non ci sono ragioni oggettive, le centinaia di documenti prodotti non sono stati esaminati e nessun riscontro è stato dato alle migliaia di testimonianze relative alle 9 tappe già fatte. Non sono mai state interpellate le prefetture che si sono complimentate con noi per il lavoro svolto fino ad ora. La firma finale spetta alla prefettura di Chieti e senza autorizzazione noi non possiamo muoverci”, continua il cantante deluso, e si rivolge alle 30mila persone che avevano già acquistato il biglietto a partire da dicembre, da quando cioè il Jova Beach Tour era stato annunciato.
“Mi dispiace moltissimo per i vastesi che amano la loro terra, per gli oltre 30 mila che avevano già acquistato il biglietto, per la squadra di oltre 1000 persone che si fermeranno e per tutti gli albergatori, ristoratori e commercianti della zona che vanno a perdere lavoro e purtroppo non per una ragione di forza maggiore ma per basse ragioni di polemica politica locale”.
“Grazie comunque al sindaco di Vasto e ai suoi collaboratori che fino a stamattina hanno fatto di tutto per accogliere questa grande e bella festa nella loro città”.
Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, aveva infatti supportato l’evento e in questo mese di polemiche si era schierato a favore del cantante, facendo di tutto perché i lavori di preparazione al concerto iniziassero.
“Un anno fa pensare ad un’impresa come il Jova Beach avrebbe fatto sorridere”, continua Jovanotti nel post condiviso su Facebook.
“Siamo riusciti a partire e lo stiamo facendo con l’aiuto di tutti. Con la collaborazione totale delle Autorità competenti , con il lavoro delle amministrazioni locali, con il WWF che ha vigilato su tutti gli aspetti ambientali e con un entusiasmo del pubblico che non ha precedenti. Ma a Vasto non lo potremo fare”.
“A Vasto ha vinto il fronte del NO, quello di cui l’Italia è pervasa. Quello che rende il Paese immobile e fa in modo che il “sommerso” resti sommerso nell’interesse di molti”.
E conclude: “JBP è un luogo sicuro, la sicurezza è sempre stata al primo posto, ma a Vasto non hanno voluto verificare. A Vasto la commissione ha detto NO, a prescindere. In Italia a volte le cose vanno così lo sapete, ma io non mi rassegno, molti di noi non ci rassegnamo”.
Nelle prossime ore Trident Music, la società che gestisce i concerti, comunicherà le modalità di rimborso o recupero.