I Suoni delle Dolomiti 2019, tornano i concerti in alta quota tra le montagne del Trentino
I Suoni delle Dolomiti 2019 | Date | Programma | Artisti
I Suoni delle Dolomiti 2019 – Torna I Suoni delle Dolomiti, festival che prevede concerti in alta quota tra le montagne del Trentino. La 25esima edizione inizierà venerdì 28 giugno per concludersi domenica 15 settembre.
La peculiarità di questa kermesse di grande successo è quella di salire fino ai luoghi delle esibizioni, percorrendo gli itinerari a piedi anche insieme agli artisti, per poi sedersi in radure o all’ombra di imponenti rocce dolomitiche e abbandonarsi ai loro ritmi.
Grande novità di quest’anno è l’Opera a cielo aperto: il 31 agosto, sul Pian della Nana in Val di Non (Gruppo del Brenta) verrà proposto a ben duemila metri “Il Barbiere di Siviglia” di Gioachino Rossini.
Il primo appuntamento aperto al pubblico è fissato per il 30 giugno al Rifugio Micheluzzi in Val di Fassa con il violoncellista Giovanni Sollima e il famoso mandolinista Avi Avital.
Il 7 luglio ecco i Corni della Scala e Italian Horn Ensemble esibirsi sull’incantevole altopiano roccioso su cui si adagia il rifugio Rosetta Giovanni Pedrotti sulle Pale di San Martino a suon di musica classica, popolare, passando per i ritmi sudamericani e colonne sonore.
Sempre gli strumenti a fiato – gli ottoni – sono protagonisti il 28 luglio in Val di Non a Malga Flavona nel Gruppo del Brenta con i Septura Brass che militano in alcune delle più importanti orchestre europee.
Non mancheranno due talenti indiscussi di violino e violoncello come la norvegese Vilde Frang e il tedesco Nicolas Altstaedt: è possibile ascoltarli ai Laghi di Bombasèl nel Gruppo del Lagorai il 4 agosto.
I Suoni delle Dolomiti 2019 | Date | Programma | Artisti
Con la classica si salta poi al 21 agosto dove in quel belvedere naturale sulle Dolomiti che è il Monte Agnello in Val di Fiemme si esibisce il Quintetto di fiati dell’Accademia di Santa Cecilia e Royal Concertgebow Orkest, un progetto nato per ricreare nell’ambito del quintetto tutta la ricchezza dei timbri orchestrali e lasciare spazio alle forti personalità individuali dei musicisti d’eccezione che lo compongono.
Il 28 agosto è il turno di un progetto internazionale che riunisce nelle alte quote del Rifugio Antermoia in Val di Fassa strumentisti da Italia, Svizzera, Svezia e Gran Bretagna. Si tratta della violinista Lorenza Borrani, la violoncellista Ursina Braun, gli svedesi Riikka Reppo e Mats Zetterqvist e l’inglese Carla Maria Rodrigues.
Vengono da oltremanica, ma con una spiccata apertura internazionale gli ospiti della Musica Folk. Il 14 settembre al Ciampac in Val di Fassa arrivano i Penguin Cafe, con Arthur Jeffes, musicista eclettico che ha riunito sotto il nome di Penguin Cafe Cass Browne dei Gorillaz, Neil Codlind degli Suede, Oli Langford di Florence and the Machine e Darren Berry di Razorlight.
Un combo ormai entrato nella leggenda del genere folk è quello del violinista Alasdair Fraser e della violoncellista Natalie Haas che negli ultimi diciotto anni hanno letteralmente incantato il mondo con le loro incursioni nella musica scozzese muovendosi tra classica e popolare, tra virtuosismi e ritmi danzanti. Il 14 luglio saranno a Malga Canvere in Val di Fiemme.
Il 5 settembre prende il via la serie di appuntamenti dedicati alla World Music, di turno la musica brasiliana del Trio in Uno al rifugio Bergvagabunden in Val di Fassa. Decisamente diversi gli orizzonti geografici di Russian Renaissance, gruppo che propone un viaggio musicale tra jazz, tango, musica folk e classica, realizzati con gli strumenti della tradizione russa dalla balalaika alla domra e alla fisarmonica.
Il luogo che si ammanterà di “World music with russian soul” è l’Altopiano della Paganella (Rifugio la Montanara, 8 settembre). Non poteva infine mancare l’Africa con un progetto ricco di sfumature e dal grande valore culturale che tra ritmi tradizionali e nuove musiche, ci fa conoscere l’estrema varietà dell’Africa occidentale in una sorta di viaggio che porta dalla Costa d’Avorio al Sud Africa.
A fare da guida sono i Chesaba (11 settembre, Passo di Lavazé in Val di Fiemme) con una miscela eclettica ed esplosiva di suoni di violoncello, kora, n’goni, percussioni, voci e lingue.
Per la Canzone d’Autore torna a calcare i verdi pascoli alpini del Trentino Malika Ayane che si esibisce nello straordinario scenario di Villa Welsperg in Primiero, sotto le Pale di San Martino, il 15 settembre.
Il programma propone anche l’ormai tradizionale Trekking. Quest’anno le esperienze di più giorni in quota saranno due. Protagoniste della prima tre giorni (28-30 giugno) saranno le cime del Gruppo del Catinaccio e del Sassolungo assieme a due straordinari innovatori come Giovanni Sollima e Avi Avital.
Il secondo trekking tocca invece le cime del gruppo del Brenta (1-3 settembre), è inserito nella Campiglio Special Week e vede protagonista il violoncellista Mario Brunello assieme a Dimos Goudaroulis, Naomi Berrill e Walter Vestidello, compagni di sentiero e di strumento.
Ritorna ovviamente anche l’Alba delle Dolomiti sul Col Margherita in Val di Fassa, luogo ideale per assistere al sorgere del sole e venir toccati dai suoi primi raggi. Lì prende vita, il 20 luglio alle ore 6, un progetto che unisce musica e narrazione, dal titolo “E intanto si suona”.
Un viaggio originale nell’Europa di questi ultimi 100 anni, sin da quando la tragedia della Grande Guerra ha travolto gli uomini senza però annientarne del tutto l’umanità, la sensibilità, la capacità di riconoscere bene e male, bellezza e distruzione.
Filo conduttore sono la scrittura e la musica, due passioni che resistono alla storia, ma anche il silenzio. Il tutto – nato da una idea di Mario Brunello e Alessandro Baricco – riunisce una composizione inedita di Giovanni Sollima, musiche di Malek Jandali e Arisha Samsamina, l’attore Neri Marcorè, i musicisti Marco Rizzi, Regis Bringolf, Danilo Rossi, Mario Brunello, Florian Berner, Gabriele Ragghianti, Ivano Battiston, Signum Saxophone Quartet, mentre i testi sono di Eleonora Sottili e Emiliano Poddi per la Scuola Holden.
I Suoni delle Dolomiti 2019 | Campiglio Special Week
Autentico festival nel festival, sempre attento ai grandi interpreti, al dialogo tra innovazione e tradizione, la Campiglio Special Week quest’anno esplora – da un’idea di Gariele Mirabassi – lo straordinario universo culturale e musicale del Brasile.
Un paese/continente che diventa protagonista di numerosi eventi a partire dall’1 al 7 settembre. Dopo le due edizioni insieme alla Kremerata Baltica e a Gidon Kremer ora l’orizzonte si sposta a ovest, in una scena sonora capace di fare incontrare musica colta e popolare, grandi compositori e musicisti straordinari, sperimentazioni, produzioni raffinate ed esplosioni di suoni e ritmo.
Come il giorno inizia con l’alba anche questa settimana si apre col trascolorare della notte in giorno e un concerto alle ore 6.30 del primo settembre a Pra Castron di Flavona, dove il grande fisarmonicista brasiliano Toninho Ferragutti incontra il violoncellista Mario Brunello in partenza, assieme ai suoi compagni di strumento – Dimos Goudaroulis, Naomi Berrill e Walter Vestidello – per il trekking sulle cime del Brenta.
Brunello e compagni si cimenteranno poi con un altro grande esponente della musica brasiliana al rientro della tre giorni in montagna, il 3 settembre a Camp Centener. Lì, davanti a un panorama mozzafiato sarà con loro Jaques Morelenbaum, virtuoso del violoncello e grandissimo arrangiatore, protagonista della musica brasiliana degli ultimi decenni che sarà sui prati del Brenta assieme agli storici sodali Lula Galvâo e Rafael Barata.
La forza della musica brasiliana è quella di aver conquistato anche grandi interpreti internazionali come nel caso di Gabriele Mirabassi, uno dei massimi virtuosi del clarinetto, che assieme a Cristina Renzetti e Roberto Taufic si esibisce al Salone Hofer di Madonna di Campiglio il 2 settembre (ore 21); o come Stefano Bollani, il pirotecnico e geniale pianista che il 4 settembre porta tutta la sua carica inventiva a Malga Brenta Bassa, in un concerto che si preannuncia – come da consuetudine – esplosivo e pieno di percorsi sonori imprevedibili.
Uno strumento complesso, colto e passionale come la fisarmonica, imbracciata da Toninho Ferragutti in un “solo” che si preannuncia imperdibile, con la voce unica di Monica Salmaso accompagnata da Teco Cardoso e Nelson Ayres ci porta nel magico mondo della canzone d’autore brasiliana: questi i protagonisti di un doppio evento imperdibile al PalaCampiglio il 5 settembre alle 21.
Spazio ai ritmi travolgenti della tradizione della samba di strada il 6 settembre quando nel centro storico di Madonna di Campiglio si riverseranno i musicisti di Comunicato Samba diretti da Gilson Silveira, mentre la conclusione è affidata a un altro importantissimo artista come Yamandu Costa, oggi considerato unanimemente il più grande interprete della chitarra brasiliana, chiamato a esibirsi come solista anche da importanti orchestre sinfoniche come ad esempio l’Orchestre National de France a Malga Vagliana il 7 settembre.
Tutti i concerti avranno inizio alle ore 12 quando non diversamente indicato.