Chi era Giampiero Artegiani: l’autore che scrisse “Perdere l’amore” morto a 64 anni
Alla vigilia della 69esima edizione del Festival di Sanremo 2019 è morto Giampiero Artegiani, 64 anni, autore di “Perdere l’amore”, il successo cantato da Massimo Ranieri e che vinse il Festival nel 1988.
Chi era Giampiero Artegiani? Cantautore, paroliere e discografico, nato a Roma il 14 maggio 1955, iniziò come tastierista e chitarrista nelle cantine della Roma anni Settanta con la band prog rock dei Semiramis, alla voce Michele Zarrillo, che incise un solo lp, “Dedicato a Frazz”.
Sciolto il gruppo, si mise prima a studiare e poi a praticare la musicoterapia, trovando anche nuova linfa da compositore, accanto al musicista Marcello Marrocchi.
Nel 1978 Artegiani provò la strada del pop con i Carillon, di cui fu voce solista e chitarrista, ma durò poco e decise di provarci da cantautore. Nel 1983 portò “Il sogno di un buffone” a “Un disco per l’estate”, l’anno successivo “Acqua alta in piazza San Marco” a Sanremo, dove tornò nel 1985, piazzandosi terzo con ,”… E le rondini sfioravano il grano”, dietro Lena Biolcati e Aleandro Baldi. Ma la carriera non decollava, nonostante album come “Dopo il ponte” del 1989.
Successivamente Artegiani decise di puntare tutto sul mestiere di produttore e paroliere: firmò pezzi per Franco Califano (“La mia libertà”, “Ragazzo mio”, “Non so vivere a metà”), il vecchio amico Michele Zarrillo (“Soltanto amici”, “L’ultimo film insieme”, “La prima cosa che farò”, “Mani nelle mani”), Silvia Salemi (“A casa di Luca”), Maria Carta (“Le memorie della musica”)
Come detto Artegiani scrisse (insieme a Marcello Marrocchi) anche “Perdere l’amore”, con cui Massimo Ranieri stravinse il Festival di Sanremo del 1988. Un classico della musica italiana, premiato dal televoto popolare come “La canzone più bella del ‘900” nell’omonima trasmissione televisiva.
Artegiani compose anche in napoletano: per Peppino di Capri scrisse “Comme è ddoce ‘o mare”, che nel 1991 si piazzò settima all’Eurofestival, mentre “Sti canzone” fu incisa anche da Roberto Murolo con Consiglia Licciardi, oltre che da Massimo Ranieri.
Nel 1994 mise insieme undici veterani della melodia italiana, come Nilla Pizzi, Mario Merola, Wess, Jimmy Fontana creando la Squadra Italiana con cui ritentò la strada di Sanremo in chiave nostalgica.