Ghemon a Sanremo 2019: tutto quello che c’è da sapere sul cantante in gara al Festival
Giovanni Luca Picariello, in arte Ghemon, sarà uno dei cantanti in gara al Festival di Sanremo 2019, dove parteciperà con il brano “Rose viola”.
Il rapper e cantautore italiano, di origini avellinesi, ha pubblicato la sua autobiografia per HarperCollins (intitolata “Io sono. Diario anticonformista di tutte le volte che ho cambiato pelle”) raccontando degli alti e bassi della sua vita.
Ma chi è Ghemon? Vediamo insieme la storia musicale e personale del rapper in gara a Sanremo.
Ghemon Sanremo 2019 | Vita privata | Pseudonimo | Depressione
Si pronuncia come l’abile compagno samurai di Lupin (anche se si scrive Goemon), ma il rapper non ha niente a che vedere con l’anime dell’iconico ladro giapponese.
Picariello, conosciuto con lo pseudonimo artistico di Ghemon, nasce ad Avellino il 1 Aprile 1982 e cresce con il sogno di voler diventare un cantante. In un’intervista con Vanity Fair si è definito “un transgender musicale”, sospeso tra l’hip hop e il cantatutorato, ispiratosi a quei rapper americani che sono stati una guida durante l’adolescenza.
“Tornavo a casa, accendevo la televisione e ci trovavo il cartone animato di Lupin: il samurai alto e muto della banda, Goemon, era quello che mi affascinava di più”. Il suo nome artistico è nato così, a 17 anni, grazie a un anime giapponese e a un personaggio taciturno ma letale.
Ossessionato dalle scarpe (numero 45, ne possiede più di 500 paia) tanto da fare concorrenza a Carrie Bradshaw di Sex and the City, Ghemon a 37 anni è figlio di mamma casalinga e di un papà libero professionista.
Si è laureato in giurisprudenza presso la LUISS, come volevano mamma e papà, ma la passione per la musica è stata più forte. Per un periodo, ha sofferto di depressione: “Ho iniziato a stare male a gennaio del 2016. Mi mancava la voglia di fare qualsiasi cosa, anche una telefonata, alzarmi dal letto, cucinare, lavare i piatti. Sentivo solo l’urgenza di dormire, a qualsiasi ora del giorno. Abbassavo le tapparelle già alle quattro del pomeriggio”. Grazie al supporto della ragazza dell’epoca, e al parere professionale del padre neuropsichiatra, è arrivato a comprendere il grado della sua malattia e ha dovuto assumere degli psicofarmaci.
“Solo l’idea mi sembrava una sconfitta enorme” così riporta l’intervista del Corriere a Ghemon che, però, un giorno è riuscito a svegliarsi senza avvertire l’ansia. Oggi la cura continua e Ghemon sta meglio.
Ghemon Sanremo 2019 | Carriera | Discografia
Articolo 31, Liftiba: tutto ebbe inizio da qui. Il suo primo approccio alla musica è avvenuto modificando i testi di J-Ax. Ha fatto parte di diversi progetti musicali come 15 barrato, Sangamaro, Ghemon & The Love 4tet, Blue Nox, Soulville; ed è stato grazie a quest’ultimo che Ghemon ha pubblicato il suo EP d’esordio “Ufficio immaginazione”.
Il primo album “La rivincita dei buoni” è arrivato nel 2007, ma è stato anticipato dal mixtape “Qualcosa cambierà Mixtape” che ha visto la partecipazione di rapper e produttori già affermati a livello nazionale e internazionale.
Nel 2009, grazie al gruppo Ghemon & The Love 4tet, viene pubblicato il suo secondo album in studio “E poi, all’improvviso, impazzire”, a cui segue (nel 2010) il video musicale del brano “Goccia a goccia”.
Il 2012 è un anno fortunato per Ghemon: esce il suo terzo album in “Qualcosa è cambiato – Qualcosa cambierà Vol. 2”, nonché sequel del mixtape “Qualcosa cambierà Mixtape”, duetta con Syria per il brano del film “Come non detto” e collabora con Fabri Fibra per il brano “Teoria e pratica RMX”.
Il 2014 è l’anno di “Orchidee”, il quarto album dell’artista avellinese il cui annuncio ufficiale è arrivato dal suo profilo Twitter, mentre nel 2017 è uscito “Mezzanotte”, il quinto album in studio.
Grazie a Diodato e Roy Paci, Ghemon è salito per la prima volta sul palco dell’Ariston, duettando sulle note di “Adesso” al Festival di Sanremo 2018.
Nel 2019 invece parteciperà al Festival di Sanremo con il brano “Rose viola”.
Ghemon a Sanremo 2019 | Instagram | Twitter | Facebook
Tra i social più amati da Ghemon spunta sicuramente Twitter: in passato, questo account è stato molto utile per le comunicazioni ufficiali relative alla vita pubblica e privata del cantautore (ad esempio, quando ha annunciato il suo nuovo album da solista “Orchidee”). Instagram è arricchito da una citazione di Philip Roth: “L’ostinazione, non il talento, ha salvato la mia vita”, mentre su Facebook la sua descrizione lo definisce “un poeta dell’ Hip Hop italiano. Un mix di generi unico”.