“L’ultimo album di Franco Battiato, i cassetti sono vuoti”: parla il manager del Maestro
L’ultima album di Franco Battiato
Franz Cattini, il manager dell’artista siciliano, parla chiaro e spazza via ogni dubbio: quello che sta per uscire è l’ultimo album di Franco Battiato. In un’intervista al Corriere della Sera, Cattini parla del disco in uscita venerdì 18 ottobre, Torneremo ancora, in cui è presente la canzone da cui prende il nome l’intero album, inedita.
Il disco è una raccolta di brani del passato ed è suonato interamente dalla Royal Philharmonic Concert Orchestra, diretta da Carlo Guaitoli. Sono le prove di un tour del 2017 per il repertorio, mentre la canzone inedita è stata suonata e registrata a maggio.
“Non c’è più nulla nei cassetti. Direi che quest o è l’ultimo album di Franco Battiato”. Il Mestro sta male, è sparito dalle scene e le voci sul suo stato di salute precario si rincorrono, anche se non c’è stata mai nessuna comunicazione ufficiale.
Una foto comparsa a inizio ottobre sui social ritrae Franco Battiato a casa sua, dopo mesi di assenza di qualsiasi notizia. Il silenzio fa aumentare i dubbi sul suo stato di salute, come pure alcune presunte dichiarazioni a lui attribuite e, soprattutto, le parole del collaboratore e amico di vecchia data Roberto Ferri, secondo il quale il Maestro sarebbe molto malato e quella dell’etichetta di pubblicare un altro album sarebbe un tentativo di “tirare fuori qualcosa per tenere vivo quello che, purtroppo, è già morto“.
Secondo quanto si legge sul Corriere della Sera, ci sarebbe anche un video ufficiale, ora: le immagini risalgono ad agosto scorso e ritraggono un Franco Battiato stanco, nella sua casa di Milo, intento a discutere con i suoi collaboratori.
“Non possiamo dire che stia male”, continua il manager, “quando lo sentiamo al telefono dice di stare bene. Ma non sta sufficientemente bene da poter essere qui a parlare con tutti noi”. La canzone per cui nasce l’ultimo album di Franco Battiato è stata pensata per Andrea Bocelli. A richiederla sarebbe stata Caterina Caselli, come riferisce Cattini: “Franco aveva inciso la sua voce guida a cavallo fra 2016 e 2017 per farla sentire al tenore. Non se ne è poi fatto nulla. La voce è quella, l’orchestra invece è stata registrata a Londra a maggio, usando le partiture scritte all’epoca da Franco”.
Il titolo pensato all’inizio era I migranti di Ganden e il riferimento era alla fuga dei monaci buddisti tibetani dalle persecuzioni politiche. Ma Battiato nella canzone non parla di questo: la sua è una riflessione più ampia, lontana dal Tibet e tutta spirituale.
In una dichiarazione attribuita al Maestro – che non era presente alla presentazione del suo ultimo lavoro – si legge: “Da anni ho lavorato sulla conoscenza del mistero insondabile del passaggio. ‘Torneremo ancora’ ne è una ulteriore testimonianza”.
Ma il materiale nel cassetto non c’è perché Battiato lavorava in una certa maniera, spiega il manager: “Non scriveva quando l’ispirazione gli arrivava in sogno, ma quando doveva preparare un nuovo album”. Ci sarebbe in realtà un’altra canzone, l’ultima. Franco Battiato l’avrebbe scritta per Tiziano Ferro insieme proprio a Roberto Ferri. Il Maestro avrebbe inciso la voce guida del brano.
I cassetti vuoti per le canzoni, ma firmato da Franco Battiato c’è anche altro: “C’è una sceneggiatura cinematografica, realizzata con Francesco Martinotti, su Handel. Franco negli ultimi anni ha letto 18 libri sul compositore barocco, ma non è una semplice biografia. È una storia in cui c’è anche un versante romanzato”.