“Fedez si autocensura per soldi”: il rapper non può criticare banche e assicurazioni per contratto
“Niente critiche a banche e assicurazioni”: Fedez si censura per contratto
Mentre imperversa ancora lo scontro tra i vertici Rai e Fedez sul Concertone del 1 maggio, il rapper si ritrova al centro di una nuova polemica: il cantante, infatti, secondo un’inchiesta giornalistica si censura da solo per contratto essendo obbligato dai suo finanziatori a non parlare di banche e assicurazioni.
Lo rivela in esclusiva L’Espresso, che è entrato in possesso dei documenti contrattuali tra Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, e il gruppo Be, suoi azionisti e finanziatori in Doom, la società amministrata Annamaria Berrinzaghi, madre del cantante.
Secondo il settimanale, infatti, il contratto impone a Fedez di non “rilasciare dichiarazioni inerenti al settore bancario e assicurativo che cagionino un danno alla società”.
Se il rapper dovesse infrangere la clausola, il contratto decadrebbe immediatamente. Questo potrebbe comportare un’enorme perdita finanziaria, visto che, secondo il giornale, solo nel 2021 l’accordo tra le due parti dovrebbe fruttare 15 milioni di euro di ricavi.
Attraverso Doom, secondo quanto rivela L’Espresso, Fedez “recluta artisti e li addestra ai social, li coinvolge in spettacoli per le banche e poi li ingaggia con la sua nuova casa discografica”.
L’inchiesta del settimanale, però, tenta di far luce anche su alcune anomalie finanziarie relative alle collaborazioni con Monnalisa e Aeffe (azienda di moda controllata dalla famiglia di Alberta Ferretti), che vedono coinvolta anche Chiara Ferragni, imprenditrice e moglie di Fedez.
Il giornale, infatti, pone l’accento sull’andamento anomalo dei titoli delle due aziende in Borsa, lanciando l’ipotesi che qualcuno potrebbe aver “deciso di giocare di anticipo rastrellando titoli Monnalisa per poi rivenderli sull’onda del rialzo innescato dall’effetto Ferragni”, ovvero prima che venissero annunciate le collaborazioni delle aziende con la Ferragni.