Le canzoni neonaziste di YouTube che inneggiano all’odio e all’antisemitismo
Antisemitismo, supremazia della razza bianca, odio e violenza: a quanto pare l'ideologia nazista non è morta con Adolf Hitler
Sulla piattaforma web di YouTube esistono una serie di canzoni che inneggiano all’odio, alla violenza e all’omicidio, condivise da un gruppo attivo di neonazisti.
L’indagine della Bbc
Un’indagine della Bbc ha rilevato alcune incongruenze nel modo in cui Youtube gestisce questo tipo di condivisioni che glorificano la violenza e decantano il genocidio di ebrei e musulmani.
In risposta, l’azienda ha dichiarato di avere “altro da fare” al posto di cancellare dalla piattaforma le canzoni di tendenza nazista, che sul sito collezionano centinaia di migliaia, a volte anche milioni, di visualizzazioni.
Una delle tracce, cancellata da Youtube in un momento successivo all’indagine della Bbc, che si intitola Fire up the Ovens (Accendiamo i forni) ed è cantata da un gruppo chiamato Bully Boys, celebra l’Olocausto, l’antisemitismo, e l’omicidio in generale.
Altre canzoni parlano di bruciare i turchi e definiscono i musulmani “subumani”.
In alcuni paesi, contenuti simili sono illegali, e per questo sono stati rimossi dalla compagnia, che proibisce di condividere video che “promuovono la violenza o l’incitazione all’odio contro individui o gruppi basati su certi attributi” che includono, tra gli altri, razza, etnia e religione.
Durante l’indagine, la Bbc ha identificato 99 video di canzoni che inneggiano alle nazismo, e un intero canale improntato su un’ideologia antisemita.
Dopo la denuncia effettuata dal giornale britannico, sette canzoni sono state rimosse, e 47 sono state rese non disponibili nel Regno Unito e in altri paesi come la Germania, in cui i simboli nazisti e la propaganda antisemita sono illegali.
Resta comunque il problema che la condivisione delle canzoni neonaziste su YouTube causa una diffusione difficile da controllare.
La risposta di Youtube
I portavoce di YouTube hanno declinato tutte le richieste di essere intervistati, e hanno dichiarato: “Non sono permessi i video che incitano l’odio su YouTube e stiamo lavorando sodo per rimuovere rapidamente i contenuti illegali, attraverso la segnalazione e i progressi tecnologici”.
“Sappiamo che c’è molto altro lavoro da fare qui e ci stiamo impegnando per migliorare. Stiamo facendo progressi nella nostra lotta per prevenire l’abuso dei nostri servizi, incluso assumere più persone e investire in tecnologie di apprendimento automatico… Sosteniamo inoltre gli utenti che promuovono la tolleranza sui loro canali YouTube”, hanno concluso.
In che modo è stata bloccata la diffusione della musica neonazista
Sostanzialmente le canzoni che inneggiano alla supremazia bianca provengono da gruppi musicali punk e hardcore attive negli anni Ottanta e Novanta.
La diffusione della musica neonazista su varie piattaforme online è stata evidenziata dal sito web Digital Music News poco dopo il mese di settembre 2017, in seguito alla marcia “Unite the Right” dei suprematisti della razza bianca, tenutasi a Charlottesville, in Virginia, e durante la quale venne ucciso un uomo contrario alla protesta.
Due giorni dopo la marcia il sito Digital Music News pubblicò un articolo intitolato “I Just Found 37 White Supremacist Hate Bands on Spotify“: subito dopo, Spotify iniziò a rimuovere la musica neonazista, così come anche altre piattaforme musicali online.
Solamente YouTube ha preso poca iniziativa, anche se molti esperti sul tema hanno esortato la compagnia a fare di più per limitare la musica che inneggia alla violenza e all’odio.