Torna Muschio Selvaggio: Luis Sal sparisce dalla sigla del podcast di Fedez
Torna Muschio Selvaggio, il podcast di Fedez: Luis Sal scompare dalla sigla
Luis Sal scompare completamente dalla sigla di Muschio Selvaggio, il podcast di Fedez, ora co-condotto con Mr. Marra, tornato su Youtube con una nuova stagione.
Il ritorno del podcast era già stato annunciato nella giornata di ieri, domenica 22 ottobre: oggi è infatti stata caricata una nuova puntata del programma dopo alcuni mesi di assenza.
L’ultima puntata registrata, che vedeva protagonista Morgan, infatti, era stata registrata tre mesi fa. “Questa è una nuova stagione di Muschio Selvaggio” esordisce Fedez a inizio puntata.
E già dalla sigla, infatti, si capisce che è un taglio netto con il passato: Luis Fedez, creatore del podcast insieme allo stesso Fedez, infatti, è stato totalmente eliminato dalla sigla dopo i noti dissidi tra i due.
La sigla, in realtà, era già stata tagliata in passato, ma comunque Luis Sal, anche se per una frazione di secondo, appariva in video, mentre ora c’è solamente il logo del podcast.
Non è chiaro se questo sia frutto di un accordo tra i due litiganti, e se quindi Luis Sal sia ora definitivamente fuori dal podcast dal momento che lo stesso youtuber aveva dichiarato che quello era “anche il suo canale”, o se semplicemente si tratti di una decisione editoriale aldilà di eventuali accordi tra i due.
La trasmissione, intanto, è ripartita con Fabio Fazio come primo ospite, come peraltro già ampiamente anticipato. Nel corso del podcast il conduttore di Che tempo che fa ha dichiarato: “Non ho mai detto che mi hanno cacciato dalla Rai è chiaro che quando stai 40 anni in un posto è come una casa e quando ti dicono che l’affitto non si rinnova, un po’ di spaesamento c’è. Le motivazioni solide le avevo avute negli anni precedenti, c’erano molti post di Salvini che mi riguardavano…”. E continua sorridendo: “Ma sono sicuro che lui mi voleva, sono sicuro di questa cosa, voleva me e Fedez a tutti i costi e Saviano pure!”.
Sul ruolo del servizio pubblico, invece, Fabio Fazio è si è detto convinto che “l’idea della televisione come momento collettivo è residuale ed è quello semmai l’obiettivo grande che dovrebbe svolgere la tv pubblica: ritrovare momenti in cui il pubblico generalista si possa riconoscere proprio in chiave di unità, però è un lavoro grande che implica un cambiamento radicale che secondo me non è più pensabile”.