Morgan difende Ghali: “Giusto il suo intervento su Israele. Io a Sanremo? Tutta Italia dovrebbe volerlo”
Morgan difende Ghali: “Giusto il suo intervento su Israele”
Morgan difende Ghali e il suo intervento dal palco dell’Ariston sulla guerra tra Israele e Hamas e non nasconde di ambire a diventare direttore artistico del Festival di Sanremo.
Ospite del programma di Peter Gomez, La Confessione, in onda su Rai 3 nella serata di martedì 13 febbraio, il cantante ha commentato l’appello di Ghali contro il genocidio fatto dal palco dell’Ariston.
“Ha fatto un intervento molto corretto dicendo che non è d’accordo con la guerra che Israele sta facendo in Palestina. La nostra Costituzione ripudia la guerra e un Paese che dichiara e fa la guerra a un altro, non può essere un nostro alleato”.
Secondo l’ex leader dei Bluvertigo, quello di Ghali non è stato un intervento politico: “L’ha messa più sul piano umano”.
Parlando del Festival di Sanremo, invece, Morgan afferma di contestarne “il sistema” anche se non nasconde che gli piacerebbe fare il direttore artistico della kermesse: “Non è che io vorrei, l’Italia dovrebbe volerlo. A me piacerebbe come esperienza”.
Il cantante, poi, spiega come cambierebbe il Festival: “Un autore può portare solo una canzone. Ci sono autori che scrivono per tanti cantanti e questo non è sano. Io così farei il bene degli artisti, che invece condividono uno stile. Sembra tutta una grande canzone con un grande testo”.