Morgan deluso da Giorgia Meloni: “Sono stato di parola, purtroppo lei no”
Morgan deluso da Giorgia Meloni: “Sono stato di parola, purtroppo lei no”
“Mi sono esposto ovunque, ragionando, comunicando, esprimendo pensieri e idee in suo supporto per mesi”. Morgan si è sfogato così contro Giorgia Meloni annunciando di voler togliere il suo “appoggio mediatico”, come da lui stesso definito, alla presidente del Consiglio.
In un lungo messaggio condiviso con i giornalisti, l’ex giudice di X Factor ha spiegato di essersi offerto all’allora leader dell’opposizione durante la campagna elettorale per le primarie due anni fa per contribuire a “risollevare dalla stasi culturale e artistica l’Italia, per nobilitare il mondo dell’economia e opporsi all’analfabetismo funzionale come metodologia dell’industria e della deriva scellerata del pensiero unico” e della “‘cancel culture’” a cui secondo Morgan stava aderendo “la sinistra allora al governo”.
Meloni, ha scritto il cantautore, “si è detta d’accordo con la mia visione e ha detto che aveva l’intenzione di fare una politica della cultura. Io le ho detto che se lei fosse stata interessata ad investire nella cultura io l’avrei appoggiata mediaticamente. Così ho fatto. Mi sono esposto ovunque, ragionando, comunicando, esprimendo pensieri e idee in suo supporto per mesi”.
“Sono stato di parola e l’ho fatto perché credo nell’arte e nella bellezza non perché sono un uomo di destra, non lo sono mai stato perché sono un libertario che crede negli esseri umani e nel rispetto della persona umana”, ha proseguito l’artista, che ha scritto nella chat aperta con i giornalisti dopo l’esclusione da X Factor. “Ho rinunciato a molti rapporti di lavoro, ho dovuto giocarmi quasi tutto quello che avevo costruito con gli ambienti di sinistra che si sono sentiti traditi. Ma io ho spiegato che lo facevo perché tutti ne avrebbero beneficiato, soprattutto le menti nuove, pulite, le persone energiche e creative, i giovani artisti, gli uomini e le donne libere, la gente in gamba, quella intelligente”.
Un compromesso che, nel racconto di Morgan, non ha portato risultati. “Non mi è stata data la possibilità di proporre progetti, altro che incarichi, nemmeno la parola. Non ho avuto nessuna facoltà di azione né sono stato interpellato mai. Il ministero della Cultura ha deciso di proseguire nel solito torpore senza nemmeno un solo investimento in direzione diversa dal classico cristallizzato sistema di soldi sperperati random agli amici di vecchia data. Nulla di fatto, solo una grande presa in giro, nessun progetto, nessun cambiamento. In Rai peggio che peggio”. Per questo l’artista annuncia la decisione di “togliere il mio appoggio mediatico, per quanto possa contare l’opinione di uno che non ha nulla da perdere perché non ha avuto nulla. Quindi l’opinione di uomo libero”, ha concluso.