Gli ultimi giorni di Costanzo: il ricovero in clinica, poi il rapido peggioramento
Non c’erano avvisaglie di un repentino peggioramento delle sue condizioni, ma in pochi giorni si era aggravato fino al decesso avvenuto ieri mattina. Maurizio Costanzo ha lavorato fino all’ultimo: sarebbe dovuto tornare ad aprile con le nuove puntate del suo Maurizio Costanzo Show, collaborava con diversi quotidiani e radio. Da un paio di settimane il grande giornalista era ricoverato alla clinica Paideia di Roma.
Si era sottoposto ad un intervento dal quale sembrava essersi perfettamente ripreso. Secondo quanto riporta Dagospia, Costanzo si era operato al colon per alcuni polipi. Poi però il decorso post-intervento ha fatto emergere i primi problemi: le difese immunitarie del giornalista si erano abbassate, facendo insorgere varie infezioni, compresa una renale.
Il conduttore 84enne, che soffriva di cuore, si era aggravato negli ultimi giorni. Erano poi sopraggiunti problemi respiratori, fino a degenerare in una broncopolmonite. “Si era ripreso dopo l’intervento, stava molto meglio, in gran forma, era lo stesso Costanzo di sempre, lucido, con la mente perfettamente a posto, ironico, pieno di idee, non c’era alcun sentore che potesse finire così”, racconta l’avvocato Giorgio Assumma, amico di una vita, tra i pochi ammessi nella stanza del giornalista, insieme alla moglie Maria De Filippi e ai figli.
Quasi nessuno sapeva del ricovero di Costanzo, perché la famiglia aveva chiesto il massimo riserbo. “Voleva parlarmi del contratto per una delle sue trasmissioni, che andava rinnovato. E di una nuova sceneggiatura per il cinema che aveva in mente. No, della partita della Roma non me ne ha accennato, non so se è riuscito a vederla, spero di sì”, aggiunge Assumma al Corriere della Sera.
Costanzo ha seguito dalla clinica le serate del Festival di Sanremo. “Dovevo andarlo a trovare proprio venerdì mattina, come avevo già fatto altre volte. Poi mi hanno avvisato che si era aggravato all’improvviso. E quando sono arrivato era già morto”, spiega ancora l’avvocato. Ad Assumma Costanzo, ateo, avrebbe chiesto di recitare insieme un’Ave Maria. All’amico di sempre, secondo Dagospia, il giornalista avrebbe chiesto se c’era un “dopo” e se nell’aldilà avrebbe rivisto suo padre.
“Ero quasi certo che non sarei riuscito a vederlo, però ci sono andato lo stesso, volevo comunque rendergli omaggio con la mia vicinanza fisica. Non sapevo che stesse così male, la sua scomparsa mi ha colto di sorpresa. L’ho sentito al telefono una decina di giorni fa, evidentemente era già in clinica, però ha fatto finta di niente. Era sereno, di buonumore, con la stessa voce di sempre, sembrava stesse benissimo”, racconta lo storico regista dei Fatti vostri Michele Guardì.
Un drammatico peggioramento che ha colto anche di sorpresa Maria De Filippi, la donna della sua vita. Erano uniti da 33 anni e insieme avevano anche un figlio adottivo. Era stato lui ad avere l’intuizione di lanciarla in tv. Chi l’ha incontrata in queste ore la definisce molto provata.
Costanzo non ha mai smesso di lavorare. Negli ultimi giorni, secondo Dagospia, stava immaginando la sceneggiatura di un film, oltre che dedicarsi a un progetto dedicato ai giovani che volevano avvicinarsi al mondo della Tv. Il giornalista infatti avrebbe avuto la speranza di organizzare una scuola di televisione per autori e tecnici.