Matilda De Angelis cancella il post sull’ansia: “”Non voglio finire nel vortice del pietismo e della compassione”
Matilda De Angelis cancella il post sull’ansia: “Arma a doppio taglio”
“Non voglio finire nel vortice del pietismo”: con queste parole l’attrice Matilda De Angelis ha spiega perché ha deciso di rimuovere il post sull’ansia pubblicato nei giorni scorsi sul suo profilo Instagram, che in breve tempo aveva fatto il giro del web.
In una stories pubblicata su Instagram, l’interprete ha scritto: “Grazie a tutti gli essere umani che hanno deciso di lasciare un commento di dolcezza o sfogo o comprensione sotto al mio post”.
”È bello ogni tanto – continua Matilda De Angelis – trovare una piccola comunità virtuale pronta ad ascoltarci. L’arma è sempre a doppio taglio però”.
“Trovo fastidioso ma inevitabile come qualsiasi giornale o testata possa prendere un mio post senza nessun tipo di consenso e farne un articolo da clickbait”.
L’attrice, quindi, spiega: “Ho avuto la voglia di cancellare tutto per non finire nel vortice del pietismo e della compassione, il mio post non aveva assolutamente quello scopo”.
Nel post “incriminato”, Matilda De Angelis aveva confessato di soffrire d’ansia: “La sensazione di stordimento che provoca è difficile da spiegare. Ho sentito per giorni e settimane un macigno sul petto che mi impediva di respirare, la sensazione che tutto attorno a me perdesse di senso, uno svuotamento emotivo feroce che non risparmiava nessun sentimento, bello o brutto che fosse, la paura di uscire di casa o di tornarci, perché ogni minimo cambiamento anche quotidiano poteva significare per me la rottura di un ‘equilibrio’ a cui mi aggrappavo per convincermi che andasse tutto bene”.
“Per me l’acne è stato il sintomo di questo grande male, anche se per tanto tempo ho pensato che ne fosse la causa – scriveva ancora l’attrice – Bisogna imparare ad essere vulnerabili, a cercare aiuto, ad aprirsi rispetto alle proprie fragilità, a rispettare i tempi e gli spazi che ci sono consoni, bisogna imparare a non essere nemici di noi stessi, a rispettarci nelle nostre zone di luce come in quelle d’ombra. Io sto imparando che non posso controllare tutto nella vita e che prefissarmi costantemente uno standard di perfezione irrealizzabile in ogni ambito (lavorativo, sentimentale ecc) mi ha intossicato la mente. Capire chi siamo, cosa vogliamo, di cosa abbiamo bisogno, quali persone,cose,situazioni ci fanno bene e quali no è necessario per crescere e guarire. E alla fine ridiamo, che col tempo tutto passa. O quasi”.