Luca Argentero: “Non penso di avere talento come attore, mi sono stufato di parlare del Grande Fratello”
Luca Argentero: “Non penso di avere talento come attore”
Dopo aver fatto il suo esordio nel mondo letterario, Luca Argentero ripercorre la sua vita e la sua carriera in una lunga intervista a Rolling Stones.
Il suo primo romanzo, Disdici tutti i miei impegni, è arrivato alla prima ristampa nonostante lo scetticismo di molti: “Sono sempre stato uno che partiva non titolato. È stato così per il cinema, per la televisione e per il teatro. Figurati per un romanzo… Eppure, guardandomi indietro, mi sembra di essermela cavata. Il detrattore ti dice: ‘Io non ce l’ho avuta, quella possibilità’, ed è vero. Però sono anche certo che quelle condizioni uno se le crea. Non credo al fato”.
Luca Argentero, poi, rivela il desiderio di defilarsi un po’ dalla carriera di attore: “Un po’ perché sento di aver fatto quello che potevo fare come attore, un po’ perché credo che se c’è un contributo che ancora posso dare, è soprattutto in termini di idee”.
E a proposito del suo lavoro afferma: “Io non penso di avere talento, penso di essere un buon lavoratore. Non credo di essere un attore eccellente, credo di essere un buon professionista. Ed è una cosa che mi viene riconosciuta sul set: sono puntuale, preparato, ho imparato ad arrivare al segno, mi presento sempre con la memoria fatta”.
“Poi, certo, ci sono occasioni in cui rendo meglio e altre in cui rendo peggio. Dunque avere un libro incompiuto mi faceva sentire un magone continuo, un fastidio dentro” ha aggiunto l’interprete.
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Fondamentale per la sua carriera è stata l’interpretazione in Saturno Contro per cui fu scelto dal regista Ferzan Özpetek: “Per quello non smetto mai di ringraziare Ferzan, perché si è accollato un rischio in un momento delicato, in cui nessuno lo avrebbe fatto. E quel film che è andato così bene è diventato il lasciapassare per fare tutta una serie di cose. Ecco la scintilla di fortuna: intercettare il gusto di Ferzan in quel momento, per quel film”.
Tanti altri attori sono usciti dai reality, ma non tutti hanno avuto il successo di Luca Argentero: “Sai perché mi sono stufato di parlare del Grande Fratello? Perché non esiste più. Non ci sono gli stessi ragazzi sconosciuti come in quel periodo siamo stati noi. Ora è gente dello spettacolo che viene inserita, a mio avviso, in un contesto un po’ grottesco in cui non mi riconosco più. Io ho un ricordo stupendo di quell’esperienza, ma la nostra era un’altra roba”.
Luca Argentero, poi, rivela di sentirsi più che altro un attore pop: “Il pop come lo intendo io significa popolare, non scarso. Significa che è vicino al pubblico, che è di tutti, come l’arte dovrebbe essere. Perché se l’arte è solo per voi cinque che vi guardate e vi date le pacche sulle spalle a vicenda, allora di che parliamo?”
“La mia più grande soddisfazione legata a DOC è quando per strada mi fermano famiglie composte da figli, genitori e nonni dicendomi: ‘È la prima volta in dieci anni che stiamo sul divano tutti insieme a guardare la stessa cosa’. Significa riuscire ad essere trasversali e piacevoli, così tanto da piacere a persone diverse – continua l’attore – E significa anche non essere schizzinosi rispetto al mezzo di riferimento, cioè accettare una serie su Rai 1 semplicemente perché è bella, senza farsi troppe pippe sulle sovrastrutture. Ho in mente almeno dieci grandi attori e colleghi italiani che, se si prestassero alla commedia, farebbero la fortuna del nostro cinema”.