Lele Mora su Berlusconi: “Alle cene ad Arcore aveva una mania. Ecco cosa non ha mai osato chiedermi”
Lele Mora: “Berlusconi? Aveva una mania alle cene ad Arcore”
Lele Mora, l’ex agente dei vip, si è raccontato oggi in una lunga intervista a Italia oggi nella quale ha toccato molti argomenti: dall’amicizia con Silvio Berlusconi e i ricordi sulle ormai celebri serate ad Arcore fino al suo rapporto con Fabrizio Corona, passando per il suo periodo in carcere, la depressione, il tentativo di suicidio e i suoi progetti per il futuro. “Dopo le condanne giudiziarie – ha dichiarato Mora – ho fatto volontariato per due anni mentre ero in affidamento ai servizi sociali nella comunità Exodus di don Antonio Mazzi. Aiutavo la mensa dei poveri della Chiesa ortodossa e la onlus Pane quotidiano. Sto mettendo in piedi un centro di ippoterapia per bimbi Down. Fare del bene è l’unica cosa che mi riempie di gioia”.
Su Berlusconi, l’ex agente dei vip ha rivelato che l’ex Cavaliere “aveva la mania delle cene tricolori. Dall’antipasto pomodoro, mozzarella, basilico al gelato pistacchio, limone, fragola”. Mai, invece, con Berlusconi si mangiava il secondo. “Con lui si rideva e si scherzava. Andati via i cortigiani – ha continuato Mora – di notte il re si ritrovava da solo con i suoi soldi. Mi pare umano che cercasse di svagarsi. Ma non si è mai permesso di chiedermi il numero di cellulare di una ragazza”. Però gli ha regalato tre milioni di euro: “Me li diede per non farmi fallire. La metà se la trattenne Emilio Fede che intercedette a mio favore. Nella lettera c’era scritto che avrei restituito il prestito, senza interessi. Me lo impedì la giustizia, facendomi fallire”.
Corona invece viene definito da Mora “molto furbo. Non intelligente, ma brillante. Affetto da smania di protagonismo e bramosia di denaro. Gli regalai otto auto di lusso, l’ultima una Bentley, e gli diedi i soldi per comprarsi l’appartamento di via De Cristoforis a Milano, poi sequestratogli dalla magistratura. Gli ho voluto molto bene, lo consideravo un figlio adottivo”. Immancabile, inoltre, il ricordo del suo passato da re dello show business, con un “roster” di oltre 500 vip da lui rappresentati. “L’80 per cento dei palinsesti televisivi dipendeva da me”, ha confessato Mora. “Fui anche sposato, da giovane. Andai ad abitare a Madonnina di Prabiano, tra Villafranca e Valeggio, dove ospitavo Patty Pravo, Maradona, la Bertè da poco sposata con il tennista Björn Borg, e il figlio di Alain Delon, Anthony. Ho perso il conto di quelli che venivano lì: Sylvester Stallone, Fiorello, Ornella Vanoni, Fred Bongusto, Jovanotti, Eros Ramazzotti, Ornella Muti, Pamela Prati, tutte le ragazze di Non è la Rai, Pierre Cosso, il protagonista del Tempo delle mele, e Clayton Norcross, il Thorne di Beautiful. Ogni giorno era un set diverso”.
Oggi, invece, Lele Mora fa il talent scout, anche se non ha più una sua agenzia: “Mi occupo di star internazionali. Nel 2019 ho portato Madonna all’Eurovision. Lavoro con i Gente de Zona, un gruppo musicale cubano, quello di Bailando. Hanno raggiunto 25 miliardi di visualizzazioni su Youtube. Due anni fa un capo di Stato di cui non posso fare il nome voleva invitare Lady Gaga a una cena riservata in Cecenia. Gli organizzatori si rivolsero a me: accontentati. Ho trascinato Paris Hilton e Pamela Anderson a Kiev per l’elezione di Miss Ucraina”.
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