Jovanotti: “Dopo l’incidente ho una gamba più corta, non mi hanno allineato il femore”
Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti ha avuto una brutta disavventura a Santo Domingo. Ai microfoni del programma “Non è un Paese per giovani”, su Rai Radio2, il cantante ricorda la terribile caduta: “Ho guardato la gamba e ho visto che il piede era al contrario. Era una situazione piuttosto grave. Mi hanno predetto altri quattro o cinque mesi di stampelle. Quando mi hanno soccorso un tipo urlava che era successa la stessa cosa il giorno prima con un motorino – racconta – Avevano rifatto l’asfalto coprendo dei dissuasori senza segnalarlo. Sono arrivato che non andavo neanche forte. Poteva andare peggio. Anche semplicemente se fosse arrivata una macchina nell’altra corsia mi avrebbe investito”.
Ad agosto è tornato in Italia e al centro di fisioterapia a Forlì ha incontrato casualmente Gianni Morandi. Ieri è tornato a parlare dell’incidente a Non è un paese per giovani su Radio 2. «Ho fatto davvero una caduta da bischero. Mi sono fatto malissimo, il piede era al contrario, mi è esploso il femore. Ci vorrà un po’ di tempo per rimettermi in piedi. Mi hanno detto che ci vorranno altri 4-5 mesi di stampelle. Purtroppo, però non è che l’operazione l’abbiano fatta proprio bene. Il femore si sono dimenticati di riallinearlo e così adesso ho una gamba più corta dell’altra», ha rivelato.
Jovanotti però si è consolato: «Sì, poteva davvero andare peggio e poi io sono uno che tende a minimizzare e a leggere le opportunità che mi viene offerta. Adesso dovrò fermarmi e fare fisioterapia. Una gran rottura. Devo mantenere la muscolatura tonica. Come ho detto non sono l’ultimo ad avere una gamba più corta dell’altra e così a memoria mi vengono Garrincha e Pantani, così almeno sono in buona compagnia». L’ala destra che ha vinto con il Brasile i mondiali del 1958 e del 1962 è nato infatti con la spina dorsale deformata e una gamba di sei centimetri più corta dell’altra. Ciò nonostante, è diventato un’icona del calcio proprio grazie al suo dribbling. Quella di Pantani invece era di 7 millimetri più corta. Infine, Cherubini annuncia uno stop al suo tour: «Penso che per le date annunciate non ce la faremo. Aspetto la lastra a inizio ottobre e poi vedremo; intanto in questi giorni suono da seduto, un po’ come fa il mio amico Ben Harper anche se solo l’idea di farlo dal vivo non mi piace. La musica per me è movimento…».