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Gigi D’Agostino dopo la malattia: “Non sono più quello di prima, i danni restano. Ma ho una meravigliosa seconda vita”

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Gigi D’Agostino dopo la malattia: “Non sono più quello di prima”

Dopo essere riapparso in pubblico al Festival di Sanremo, in seguito alla scomparsa dalle scene a causa di una malattia, Gigi D’Agostino si appresta a ritornare protagonista in un concerto, il primo dopo quattro anni, previsto per il prossimo 21 giugno alla Fiera di Rho Milano.

In un’intervista a La Repubblica, il deejay ha rivelato di non essere “più quello di prima. Del resto, se finisci sotto un treno e ti salvi, i danni restano. Ora però ho questa meravigliosa seconda vita che non pensavo di poter avere e ne sono felice, rivedo spiragli di luce dove pensavo che ci fosse solo oscurità”.

Il Capitano, così Gigi D’Agostino è soprannominato dai suoi fan, ripercorre anche i suoi esordi: “All’inizio degli anni Novanta mi sentivo malissimo. Ero isolato, incompreso, senza soldi. Non esistevano posti in cui potessi proporre il mio tipo di musica, le discoteche mi prendevano in prova e dopo poco mi licenziavano, per loro ero poco pop. A Torino mi sono dovuto ingegnare per organizzare piccoli eventi che, fortunatamente per me, sono poi diventati grandi”.

Quando ha iniziato a suonare il “dj era un lavoratore della discoteca al pari degli altri, al pari del barista. Ora è un mondo dorato ma spesso anche sopravvalutato”.

Poi è arrivato il successo mondiale: “Mi meraviglia ogni giorno, è qualcosa di misterioso. Il successo si sogna, chi non lo desidera? Ma un conto è avere il desiderio di far urlare forte ciò che hai dentro e altra cosa è inseguire a tutti i costi il successo: il primo modo ti fa arrivare nelle case della gente, il secondo non lo so”.

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