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Home » Spettacoli

Geppi Cucciari: “Faccio ridere ma piango una volta al giorno. Il mio sogno era quello di studiare recitazione”

Immagine di copertina
Credit: Geppi Cucciari Instagram

La comica e conduttrice si racconta in un'intervista a Vanity Fair

Reduce dalla co-conduzione del Festival di Sanremo 2025, dal suo programma Splendida Cornice e dalla partecipazione alla quinta edizione di Lol, in cui si è classificata seconda, Geppi Cucciari si racconta in un’intervista a Vanity Fair. La comica rivela qual è stata la sua prima battuta risalente addirittura ai tempi dell’asilo: “La ricordo con un po’ di dramma perché è stato un errore. Dovevo dire una sola frase nella recita dalle suore ed era: ‘Bernadette, è apparsa la Madonna’. Invece ho detto: ‘Madonna, è apparsa Bernadette’. Si sono messi a ridere tutti, io non sapevo nemmeno che ‘Madonna’ fosse un’esclamazione non esattamente in linea con l’eleganza religiosa, ero troppo piccola per capirlo”.

Sul nuovo modo di fare comicità afferma: “Di sicuro tra gli estremi ‘non si può dire più nulla’ e ‘posso dire quello che voglio’, c’è una via di mezzo e si chiama equilibrio. Si possono fare battute su tante cose, anche cose che apparentemente intoccabili, però ognuno di noi secondo me ha un livello oltre il quale sa di non voler andare”. La risata è la sua passione e il suo lavoro, ma il pianto resta comunque una valvola di sfogo: “Piango spesso, almeno una volta al giorno. Io piango di felicità, rabbia, stanchezza, tristezza, preoccupazione. Le ragioni per cui piango sono sempre diverse. E se piango tutti i giorni non vuol dire che sono una persona triste, vuol dire che ho le lacrime facili”.

Divenuta famosa grazie a Zelig, Geppi Cucciari rivela che il cabaret in realtà non era il suo sogno iniziale: “Io ho scelto il cabaret e il cabaret ha trovato me”. Quindi spiega che voleva “studiare recitazione in una scuola di teatro, non avevo l’appoggio dei miei genitori e non volevo deluderli e così ho iniziato dal cabaret”. Il tutto è avvenuto mentre studiava Giurisprudenza: “Mi sono trasferita a Milano e mi sono avvicinata al mondo del cabaret. Il mio primo monologo l’ho scritto su un foglio protocollo e sono salita sul palco. Non sapevo cosa sarebbe successo, non ne avevo idea. È più coraggiosa la prima volta che vai sul palco e non l’ultima”.

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