“Gente di facili costumi”: l’omaggio a Nino Manfredi con Flavio Insinna e Giulia Fiume
Era il 1988 quando Nino Manfredi, portò in scena questa divertente commedia a due personaggi, scritta a quattro mani con Nino Marino e da lui interpretata
insieme a Pamela Villoresi. Dopo circa trentacinque anni dal suo debutto al teatro Eliseo, questa commedia, recitata negli anni da molti altri attori,
mantiene intatta la sua modernità nei contenuti e tutta l’ironia dei due personaggi che vi vengono rappresentati, che rendono questo spettacolo
ancora godibile e attuale.
Ugo è un intellettuale scapolo sui sessant’anni; o meglio, uno scrittore fallito che sopravvive scrivendo cose che non gli piacciono per il cinema e la
televisione; mentre Anna è una giovane prostituta siciliana, che tira a campare facendo la “vita”, ma che sogna un futuro migliore tra le giostre di un Luna Park. Due “mondi” opposti, che si incontrano per uno screzio tra vicini: Anna, rumorosa e distratta, rincasa tutte le notti facendo un gran fracasso e accendendo un mangiadischi, che suona a tutto volume “Rumore” di Raffaella Carrà; e Ugo, che abita al piano di sotto e non riesce a chiudere occhio, sale sulla terrazza del condominio, per protestare con lei.
“Quando il produttore teatrale Valerio Santoro mi ha proposto di riportarla in scena con La Pirandelliana per fare un affettuoso omaggio a mio padre Nino, La
sua idea mi è piaciuta subito. Così, nel rispetto degli autori e del testo, provando la commedia con Flavio e Anna mi sono limitato a velocizzare qualche passaggio, cercando di sottolineare al meglio le diversità dei due personaggi, anche giocando sulla romanità trattenuta e colta di Flavio e sull’esuberante
“catanese” di Giulia, ma mantenendo l’ambientazione originale della storia nella Roma ancora poco multietnica del quartiere Esquilino degli anni ’80,
quando il mondo delle prostitute era ancora prevalentemente “nostrano”, mentre nel giro di pochi anni diventerà un dominio assoluto delle colleghe
“straniere”. La mia regia, quindi, si ispira a quella originale, ma propone con discrezione qualche variazione adattandosi meglio alle caratteristiche dei due
nuovi interpreti della “piece” teatrale”, ha detto il regista Luca Manfredi.