Fiorello a TPI: “Sono stato male per gli insulti, Tiziano Ferro mi ha scatenato contro l’odio” (di Selvaggia Lucarelli)
Dopo l’indiscrezione del Corriere della Sera che riportava le intenzioni di Fiorello “pronto a lasciare il Festival di Sanremo” in polemica con Tiziano Ferro, il noto showman ha parlato a Selvaggia Lucarelli di TPI.it
Fiorello: “Tiziano Ferro mi ha scatenato contro l’odio” (di Selvaggia Lucarelli)
“Non è giusto darmi del permaloso come se mi fossi arrabbiato per nulla, accetto le critiche, accetto che si dica che non faccio ridere, qualunque cosa, ma Tiziano Ferro ha fatto una cosa che non si fa”. Fiorello non ci sta a passare per quello che si irrita per un fatto banale e spiega con foga il perché: “Tiziano Ferro un po’ di tempo fa ha detto in tv che le parole hanno un peso (a Che tempo che fa, a novembre), ed è vero. Dopo che ha lanciato sul palco l’hashtag #fiorellostattezitto, ho ricevuto insulti tremendi per 24 ore. Tu lanci un hashtag dal palco di Sanremo e sai cosa scateni, come se poi fosse colpa mia se ci sono 50.000 ospiti e si fa tardi la sera. Noi parliamo tanto di cyberbullismo e non valutiamo le conseguenze? C’è un vigile che si è suicidato in questi giorni per gli attacchi sul web”.
Chiedo a Fiorello se non gli sembra che Tiziano Ferro quell’hashtag l’abbia detto con leggerezza, senza voler istigare nessuno. “Vatti a leggere i commenti: ‘Devi morire perché il nostro Tiziano deve cantare’, ‘Merda, è lui la star!'”, mi risponde.
Replico che però le responsabilità sono individuali, non è che se un artista polemizza con un altro poi sia responsabile di chi accorre in sua difesa twittando cose ignobili. “Ah, quindi Tiziano Ferro non è responsabile? Lui lancia un hashtag, lo immagina che i suoi fan lo seguiranno e mi insulteranno. Ha fatto una cosa grave. Ha lanciato una campagna d’odio nei miei confronti, questo devi dirlo, non puoi ignorarlo”.
Poi aggiunge: “Forse è sbagliato chiamare i giornalisti, io non la volevo questa polemica, non mi interessa, ma non posso passare per permaloso per questo, è una cosa troppo seria”. Gli dico che se qualcuno, magari la Leotta, dicesse da quel palco che non le sono simpatica, la shitstorm arriverebbe anche a me, ma sarebbe una conseguenza non voluta, credo.
“Se non volevi allora dopo ti deve dispiacere, perché scateni violenza, abbiamo responsabilità nei confronti dei nostri figli, c’è gente debole, che si butta dalla finestra, io sono io, a me non me ne frega niente, però c’è chi non regge. Tiziano deve capire, deve crescere anche lui. Io sono stato male per gli insulti”. E poi sdrammatizziamo, perché alla fine si rilassa e torna il Fiorello di sempre, con la voce allegra. “Stasera ci sarai o no?”. “Ci sono, ci sono, mi vesto da coniglio, sarò un cantante mascherato come avevo promesso!”. Ha le sue ragioni, speriamo che Tiziano Ferro stasera si vesta da carota e facciano pace.
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