Coronavirus, il Festival di Sanremo 2021 potrebbe slittare di qualche mese
Coronavirus, il Festival di Sanremo 2021 potrebbe slittare
Non è ancora partita la macchina organizzativa del Festival di Saremo 2021 che già potrebbe essere costretta a fermarsi. La popolare kermesse musicale, infatti, potrebbe slittare di qualche mese a causa dell’emergenza Coronavirus. D’altronde al momento sono tanti gli spettacoli e gli eventi rimandati a data da destinarsi, visto che le misure imposte dal governo prevedono (e sarà così anche nei prossimi mesi) il rispetto del distanziamento sociale per evitare assembramenti e quindi un nuovo aumento dei contagi.
L’ipotesi di un rinvio di qualche mese di Sanremo 2021 è stata avanzata direttamente da Walter Vacchino, patron del teatro Ariston della cittadina ligure, che in un’intervista al sito Sanremonews ha dichiarato: “Serve un’ampia riflessione. Se la data di inizio febbraio non permette di fare un Festival con luci, lustrini e tutto il resto, allora può essere che si pensi di spostarlo in avanti di uno o due mesi. Ovviamente se tutto questo permette di essere più tranquilli per tutti i protagonisti, dagli artisti agli addetti ai lavori e se la programmazione Rai lo può prevedere”.
Insomma, in questa fase di grande incertezza i “se” non mancano, ma l’ipotesi è ad oggi plausibile. Secondo Vacchino c’è poi una prospettiva più ottimistica, e cioè che “ai primi di febbraio la situazione sia tale da permettere, rispondendo a certe norme, di godersi lo spettacolo come in qualsiasi altro teatro. C’è un’ultima ipotesi che non voglio nemmeno tenere in considerazione”, con un riferimento ad una cancellazione del Festival che sarebbe storica.
Il Coronavirus potrebbe dunque far slittare il prossimo Festival di Sanremo dalla consueta collocazione di febbraio per spostarsi in primavera, marzo o aprile. Una scelta che stravolgerebbe i palinsesti di Rai 1, oltre a poter avere conseguenze sulla partecipazione dell’Italia all’Eurovision Song Contest, visti i tempi ravvicinati. Per il momento di tratta dunque di ipotesi a cui si lavorerà nei prossimi mesi, in base a come andrà la battaglia contro il Coronavirus.
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