Corona dice che TPI non dà notizie: noi però ne abbiamo una per lui
L’ex re dei paparazzi va in tv a dire che TPI «non dà una notizia da anni». Ma eccogliene servita una. E riguarda proprio lui…
Un’altra tegola cade sul capo di Fabrizio Corona. L’ex dominatore del circo mediatico gossiparo, oggi avviato sul malinconico viale del tramonto, è stato rinviato a giudizio (udienza il 22 dicembre) dalla Procura della Repubblica di Milano per un episodio ancora non balzato ai disonori delle cronache. Una denuncia per minacce presentata nei suoi confronti dal bodyguard Simone Bonino. Corona è imputato perché, si legge nell’atto di citazione: «Nel corso di due telefonate lo minacciava di un danno ingiusto dicendogli: “Sono Fabrizio Corona, come cazzo ti permetti di rilasciare interviste, non devi farlo … Vieni qua a casa mia testa di cazzo che ti spacco la testa pezzo di merda … Testa di cazzo vieni subito qua che ti spacco la testa in due … Coglione … Non posso venire io perché sono ai domiciliari altrimenti ti sarei venuto a prendere”».
Abbiamo chiesto a Bonino – che fu guardia del corpo dell’imprenditore Alberto Genovese la notte in cui sulla Terrazza Sentimento a Milano, fu accusato di violenza ai danni di una ragazza – di circostanziare meglio i fatti. «Tutto nasce da un’intervista che rilasciai a marzo al quotidiano Libero e che Corona non ha gradito. Alla giornalista raccontai di quando Fabrizio mi convocò a casa sua, dopo avermi stalkerizzato parecchio, perché voleva che gli rilasciassi una video intervista sulla vicenda Genovese. Mi presentai con il mio avvocato, concordammo un compenso di 1.500 euro e in seguito la registrammo. Quell’intervista fu poi trasmessa a “Non è l’Arena” di Massimo Giletti, ma non mi è stata mai pagata da Corona, nonostante il nostro preciso accordo. Strano per uno che si presentava sempre come “Il Re di Milano” e che mi inviava le sue chat con Giletti che evidenziavano una forte, particolare amicizia fra i due. Lasciando intendere che a La7 volendo poteva fare il bello e il cattivo tempo».
Il metodo Corona
E se il giornalista di Chi, Gabriele Parpiglia, per anni amico e sodale di Corona, l’ha denunciato per stalking, con successivo rinvio a giudizio del quasi paparazzo, il metodo Corona lo racconta Jessica Antonini, ex tronista di Uomini e donne: «Fabrizio Corona è un truffatore. Non è malato, non è la vittima del sistema. È solo un truffatore conclamato, per quanto ho visto sulla mia pelle e sentito da altre persone», dice. «Qualche mese fa ero senza lavoro, faticavo quasi a mangiare, non mi vergogno a dirlo; da Roma mi spostai a Milano e un amico me lo presentò. Mi chiese mille euro, che faticai a trovare, e firmai un contratto con la sua agenzia Atena, presente la sua factotum, Francesca Persi. Mi riceveva a casa, dov’era ai domiciliari. C’era sempre tanta gente, ama fare scena. Alcune cose generiche le mise per iscritto, e fece tante promesse: disse che mi avrebbe fatto partecipare al Grande Fratello e ai programmi a lui più vicini, quelli della D’urso e “Non è l’Arena”. In tre mesi ho fatto solo due video e due servizi fotografici senza mai vedere un euro. Ridammi i soldi: picche. Intanto a casa sua e altrove incontravo gente che diceva di avere sospesi di 35-50-80mila euro e ricevevo messaggi vocali dalla sua ex Nina Moric che gli dava del truffatore e mi raccontava i loro fatti privati. Non voglio più avere a che fare con questo personaggio».