Carmen Consoli: “Vorrei che mio figlio conoscesse suo papà”
L’amore per il suo bambino, per la musica, per suo papà. Carmen Consoli racconta un po’ di sé nell’intervista fatta da Walter Veltroni per il Corriere della Sera. La cantante siciliana, che è abituata a mettere in rima e in note i suoi sentimenti, nelle risposte mette in prosa alcuni “strofe” della sua vita e alcuni desideri. Come quello di voler conoscere il padre di suo figlio, e di farlo incontrare anche a lui, Carlo Giuseppe, che oggi ha otto anni. “Ho fatto questo intervento a Londra proprio perché c’è la possibilità di poter far conoscere a questi bambini il proprio padre” dice Carmen Consoli nell’intervista. La cantante, che ha fatto ricorso alla fecondazione assistita, racconta anche di aver potuto scegliere il donatore, il padre di suo figlio: “C’erano delle caratteristiche nella sua scheda: gli piace la musica, ha un diploma in pianoforte, ama Bach, Mozart e Beethoven – e aggiunge – Lui è medico, studia la filosofia, non è religioso ma ama la filosofia orientale. E anche l’arte contemporanea. Una cosa importantissima è che ama la buona cucina, ha il palato fine. Insomma c’erano tre componenti favorevoli: Bach, la buona cucina, l’intreccio di scienza e musica”. E anche Carlo è un piccolo musicista: “suona il pianoforte e la batteria, compone le sue prime canzoni, esprime i suoi sentimenti”.
Nell’intervista al Corriere, Carmen Consoli parla spesso di musica. Racconta di Elvis Presley, la prima voce musicale che sente nella sua vita a sei, sette anni, grazie a suo padre che le regala l’album “Flaming star”. Anche lui, Peppe Consoli, era un musicista e studioso di quest’arte: “Lui non suonava soltanto a orecchio, reputava che si dovesse approfondire la musica”. Le prime canzoni cantate con lui: “Quando, quando, quando” e “Quando dico che ti amo” entrambe di Tony Renis. Veltroni nota che quando parla del padre si emoziona, le “si inumidiscono gli occhi”: “Ricordo un papà che mi dedicava veramente tanto tempo. A scrivere, a suonare insieme, a spiegare”.
La cantante torna poi a parlare della musica paragonandola alla matematica e spiega che “un accordo si forma per sovrapposizione di triadi sulla scala maggiore ed è incredibile come alla fine corrisponda tutto, una specie di prova del nove”. Quando il giornalista le chiede quale sia la prima canzone scritta da lei, Carmen Consoli risponde “Quello che sento”, composta a quindici anni, poi anche pubblicata e presentata a Sanremo giovani.
Riferimenti ai sogni, al presente e al futuro, come anche alla poesia, sono presenti nella lunga intervista che indaga anche sulle frasi ricorrenti nelle canzoni del suo ultimo album. E non mancano nemmeno pensieri dedicati alla terra della cantante: la Sicilia, così presente nei suoi brani. E proprio lì, racconta Consoli, di aver deciso di crescere suo figlio.
Veltroni le chiede, poi, di Sanremo e lei risponde che al momento non andrebbe in gara: le mette ansia. Dei talent pensa siano un trampolino di lancio e osserva: “Ovviamente io non sarei mai uscita se fossi stata oggi una ragazza di vent’anni”. Parlando del controllo emotivo che hanno i giovani aggiunge: “Questi ragazzi sono veramente bravissimi, vocalmente parlando, hanno una capacità di esibirsi incredibile, che io non avevo assolutamente”.