Colapesce, è scontro con il conduttore: “Me ne vado e ti mando a fare in c**o”
È in arrivo La primavera della mia vita, il film di Zavvo Nicolosi con Colapesce e Dimartino che sarà al cinema dal 20 al 22 febbraio. La coppia di cantanti, che si è presentata in gara tra i big con il brano Splash in occasione dell’ultima edizione del Festival di Sanremo, è stata ospite di Cachemire Podcast e si è sottoposta a una serie di domande dei conduttori. I due hanno svelato alcuni retroscena e aneddoti in riferimento a delle situazioni che si sono presentate nel corso della loro carriera fino a questo momento.
Ad esempio è stato chiesto di spiegare quale è stata una frase che quando è stata pronunciata ha provocato in loro grande irritazione. Dimartino ha preso parola e ha fatto sapere che il paragone con Pio e Amedeo non è stato particolarmente gradito: “Un po’ ce la prendiamo. Non c’entra niente, per quello quando lo dicono… In Italia quando c’è un duo sei subito Pio e Amedeo, Luca e Paolo…”.
Colapesce ha raccontato quanto accaduto proprio nei giorni scorsi, quando un giornalista in una radio in diretta lo ha fatto innervosire all’inizio di un’intervista dopo aver fatto notare una certa somiglianza con Amedeo del duo comico.
“Gli ho detto: ‘Guarda, io me ne posso anche andare adesso e ti mando a fare in culo’. Ha esordito malissimo”, ha rivelato Colapesce. Come conseguenza naturale, in maniera inevitabile, è calato il gelo. Il cantante ha poi aggiunto: “L’ho rimesso a posto in un secondo. Poi ha chiamato il direttore al nostro ufficio stampa e si è scusato”.
In particolar modo Dimartino non ha incassato in maniera positiva il mancato saluto all’inizio della domanda: “Subito, senza dire ‘buongiorno’. Perché a noi colpisce un po’ la maleducazione”. Su questo aspetto ha denunciato che molte volte si dimentica il limite tra lo show e l’educazione. “Deve stare alla base. Noi comunque siamo signori di 40 anni”, ha poi dichiarato Dimartino con un tocco di ironia.
Colapesce ha fatto notare che in questo momento storico c’è la tendenza a considerarsi in continua diretta su Tik Tok, esagerando a volte con la simpatia: “A me gira il cazzo. A me piace la gerarchia: mi stai invitando, io sono l’artista e tu fai il tuo lavoro. Io sono simpaticissimo, però non mi devi rompere i coglioni sennò mi incazzo”.