River Phoenix, promessa del cinema e amante della musica
River Phoenix è stato una promessa del cinema. Fu notato insieme ai fratelli dalla talent scout Iris Burton che era rimasta affascinata dalla famiglia e accettò di assumere tutti i 5 figli Phoenix. Tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta è stato definito dalla critica come uno degli attori più promettenti della sua generazione, e fu inserito nella lista delle “dodici promesse del cinema” del 1986.
River ha esordito a dieci anni recitando in spot pubblicitari e comparse in serie tv. Diventa celebre al grande pubblico grazie all’interpretazione nei film “Stand by Me – Ricordo di un’estate”, “Mosquito Coast”, “Nikita – Spie senza volto”, “Vivere in fuga”, che gli valse a soli 19 anni una candidatura al Premio Oscar come miglior attore non protagonista, e “Indiana Jones e l’ultima crociata”. Grazie al film “Belli e dannati” River ha vinto la Coppa Volpi come migliore attore e un Independent Spirit Award.
River era anche un grande amante della musica. È stato cantante e chitarrista delle band Aleka’s Attic e Blacksmith.
Attivista per diverse associazioni ambientaliste e umanitarie, River è stato portavoce di Peta che per il suo importante contributo lo insignì nel 1992 del premio Humanitarian Award. L’attore ha anche acquistato 320 ettari di foresta pluviale della Costa Rica.
River Phoenix diventò famoso e arrivò a guadagnare 2 milioni di dollari a film ricevendo dai fan qualcosa come 34mila lettere a settimana.
La dipendenza da droga e alcool
River Phoenix è morto prematuramente di overdose a soli 23 anni. Aveva un problema di dipendenza da droga e alcool. Alcune fonti hanno rivelato in seguito che River arrivò a spendere circa mille dollari a settimana in cocaina ed eroina. L’attore si unì anche alle sedute degli Alcolisti Anonimi in West Hollywood.
La profonda amicizia con l’attore Keanu Reeves
River conobbe Keanu Reeves mentre stava girando il film Parenti, amici e tanti guai con suo fratello Joaquin e la Plimpton, i due sono diventati subito molto amici e River anni dopo descriverà Reeves come “Il suo fratello maggiore”.
La tragica morte
River Phoenix è morto prematuramente nella notte tra il 30 e il 31 ottobre 1993. L’attore quella sera aveva raggiunto il fratello Joaquin, la sorella Rain, la fidanzata Samantha Mathis e l’amico Dick Rude nella suite numero 328 del Hotel Nikko, a West Hollywood. Il gruppo aveva già iniziato a fare uso di droghe e alcool in albergo prima di raggiungere il Viper Room, club di proprietà in parte di Johnny Depp.
Nel locale quella sera erano presenti anche gli amici Johnny Depp, Leonardo DiCaprio, il fratello Joaquin, la sorella Rain, la fidanzata Samantha Mathis, il bassista e il chitarrista dei Red Hot Chili Peppers, Flea e John Frusciante, il cantante dei Butthole Surfers Gibby Haynes, quello degli Stone Sour Corey Taylor e l’attrice Christina Applegate.
L’attore quella sera portava i capelli corti e tinti di nero per via del ruolo del film Dark Blood che stava girando in quei giorni. Quasi irriconoscibile quella sera indossava una maglietta, pantaloni marroni e semplici Converse.
Gli amici hanno dichiarato in seguito di avere notato un comportamento strano dell’attore. Dicevano fosse piuttosto agitato quella sera, sudava molto e barcollava. Testimoni presenti hanno inoltre dichiarato di avere visto Phoenix in preda a forti tremori simili a convulsioni.
Il fratello Joaquin ha accompagnato River fuori dal locale quando è stato colpito dalla prima delle cinque crisi epilettiche di quella sera. Quando Phoenix si è reso conto della gravità della situazione ha chiamato i soccorsi.
L’audio di quella telefonata disperata di Joaquin in preda alle lacrime al 911 fu poi diffuso dalla stampa in diverse trasmissioni radio e tv. Quando l’ambulanza giunse sul luogo, River era già morto sul marciapiede in Sunset Boulevard, sotto il tendone all’ingresso del Viper Room.
L’autopsia rivelò in seguito che era morte per un’overdose di eroina e cocaina, sotto forma di speedball.
Dopo la morte del fratello River e dell’atteggiamento invasivo e irrispettoso della stampa nella sua vita privata Joaquin si allontanò da Hollywood. Celebre la storia del reporter che fece irruzione nella camera ardente per scattare una foto del corpo di River Phoenix morto, che fu poi venduta al National Enquirer.