Britney Spears vuole essere liberata dalla custodia del padre
Britney Spears vuole essere liberata dalla custodia del padre
Britney Spears ha chiesto al tribunale di Los Angeles di rimuovere il padre come suo tutore legale. La cantante è sotto la custodia di suo padre, Jamie Spears, da ormai 12 anni, precisamente dal 2008, dopo aver sofferto diversi tracolli mentali. A quanto emerso però nel corso dell’ultimo anno sembrerebbe che il padre dell’artista, grazie al suo ruolo di tutore abbia reso la vita di Britney una sorta di incubo. In California questo ruolo prende il nome diconservatorship ed è pensato apposta per persone che soffrono di forti disturbi mentali o un grave decadimento fisico.
Da quanto documentato dal quotidiano statunitense Usa Today, Jamie Spears avrebbe condannato la figlia ad una vita da incubo riducendone ai minimi termini la libertà personale. Sembrerebbe infatti che a Britney sia impedito di avere alcun controllo sul proprio patrimonio o su come spendere i suoi soldi, di guidare la macchina, di votare, di sposarsi, di avere un proprio avvocato e – ovviamente – di rilasciare interviste, se non pre scritturate e supervisionate, e parlare pubblicamente di tutto ciò. Una vera e propria prigionia insomma, da cui la cantante spera di uscire grazie all’aiuto del Tribunale di Los Angeles sollevando il padre da ruolo di proprio tutore legale e affidandolo invece alla sua manager, la signorina Jodi Montgomery.
L’udienza è fissata per il 19 agosto, giorno in cui l’avvocato della cantante, Samuel D. Ingham III, il compito di liberarla dalla presenza di Jamie, il padre padrone. Nelle carte processuali rivelate dalla rivista UsWeekly si legge che “Britney Spears si oppone duramente all’eventualità che Jamie Spears possa essere riconfermato quale suo tutore legale”. La popstar sembrerebbe “preferire di gran lunga” che a ricoprire questo ruolo sia la sua assistente, come ormai sta facendo da circa un anno, in quanto il padre si è dovuto assentare per personali problemi di salute.
A ciò si aggiunge la ferma opposizione della cantante “all’eventualità che suo padre continui ad amministrare i suoi beni immobili, preferendo che sia un fiduciario qualificato ad occuparsi di un tale compito”. Questo non vuol dire che Britney si oppone all’istituto della conservatorship, che la subordina alla tutela di un’altra persona anche se non vuole “rinunciare in alcun modo al suo diritto di chiedere in futuro la fine della tutela legale“.
Le preoccupazioni riguardo la situazione della cantante sono aumentate a tal punto che i fan hanno lanciato sui social la campagna #Freebritney, a cui hanno aderito anche numerosi personaggi dello spettacolo, che lotta per la liberazione di Britney dalla prigionia del padre. Sembra inoltre che Jamie Spears avrebbe utilizzato un milione di dollari, prelevati dal conto della figlia, per pagare i suoi legali che lo aiutassero a rinnovare l’istituto della tutela.
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