Berlinale al femminile, nove premi su quindici sono stati assegnati alle donne
Il 25 febbraio 2018 si sono concluse con le premiazioni le 11 giornate dedicate al Festival internazionale del cinema di Berlino
Il Festival internazionale del cinema di Berlino, meglio conosciuto come Berlinale, si svolge nella capitale della Germania ogni anno nel mese di febbraio.
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La 68esima edizione ha avuto inizio il 15 febbraio e si è conclusa il 25 febbraio 2018, con la consegna dei premi: le statuette raffiguranti gli orsi d’oro o d’argento.
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Anche per il festival del cinema tedesco, continua la “rivincita” delle donne, iniziata con i segnali lanciati durante le cerimonie di consegna dei Golden Globe e dei premi Bafta.
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I premi assegnati, infatti, sono andati per la maggior parte ad attrici e registe, a partire da quello principale, l’Orso d’oro per il miglior film, consegnato alla rumena Adina Pintilie con Touch Me Not.
Su 15 premi, infatti, 9 se li sono aggiudicati le donne.
Adina Pintilie (miglior film e migliore opera prima), Małgorzata Szumowska (Grand Premio della Giuria), Ana Brun (migliore attrice), Elena Okopnaya (migliori costumi), Ruth Beckermann (miglior documentario), Ines Moldavsk (miglior cortometraggio), Reka Bucsi (Audi short film award) e Tilda Cobham-Hervey (miglior cortometraggio nella sezione Generation) sono state le donne celebrate durante la cerimonia di premiazione della Berlinale.
In nessuna della 67 edizioni precedenti si era mai registrata una così alta percentuale di vincitrici donne.
Tutti i vincitori degli orsi della Berlinale
Orso d’oro per il miglior film
Touch Me Not, di Adina Pintilie
Orso d’argento – Gran Premio della Giuria
Twarz (Mug), di Małgorzata Szumowska
Orso d’argento – Premio Alfred Bauer per un lungometraggio che apre nuove prospettive
Las herederas (The Heiresses), di Marcelo Martinessi
Orso d’argento per il miglior regista
Wes Anderson, per L’isola dei cani – Isle of Dogs (Isle of Dogs — Ataris Reise)
Orso d’argento per la migliore attrice
Ana Brun, in Las herederas (The Heiresses) di Marcelo Martinessi
Orso d’argento per il migliore attore
Anthony Bajon, in La prière (The Prayer) di Cédric Kahn
Orso d’argento per la migliore sceneggiatura
Manuel Alcalá e Alonso Ruizpalacios, per Museo (Museum), di Alonso Ruizpalacios
Orso d’argento per il migliore contributo artistico
Elena Okopnaya per i costumi di Dovlatov, di Alexey German Jr.
GWFF – Miglior opera prima
Touch Me Not, di Adina Pintilie
Glashütte original – Premio al miglior documentario
Waldheims Walzer (The Waldheim Waltz), di Ruth Beckermann
Orso d’oro per il miglior cortometraggio
The Men Behind the Wall, di Ines Moldavsk
Orso d’argento – Premio della Giuria per il cortometraggio
Imfura, di Samuel Ishimwe
Audi short film award
Solar Walk, di Reka Bucsi
Orso di cristallo per il miglior film della sezione Generation
Les rois mongols (Cross My Heart), di Luc Picard
Orso di cristallo per il miglior cortometraggio della sezione Generation
A Field Guide to Being a 12-Year-Old Girl (Handbuch einer 12-Jährigen), di Tilda Cobham-Hervey