No Amadeus, la bellezza non è un merito. A Sanremo stai mortificando le donne
“Francesca ad esempio è una ragazza molto bella, sappiamo ovviamente essere la fidanzata di un grande Valentino Rossi, ma è stata scelta da me perché… vedevo che… intanto la bellezza… ma la capacità di stare vicino a un grande uomo stando un passo indietro (…). Mi piaceva essere il primo a portarla sul palco di Sanremo”.
Così Amadeus ha introdotto Francesca Sofia Novello, modella e una delle co-conduttrici del Festival di Sanremo 2020.
Queste parole sono stranamente passate inosservate dai media nazionali. In pochi hanno notato lo svilimento culturale assegnato da Amadeus a questa donna, i cui meriti per presentare Sanremo sono, a detta dello stesso conduttore, la bellezza e l’essere fidanzata con un uomo importante, stando “un passo indietro”.
Certo, sia mai che le donne possano salire sul palco di Sanremo (che è, tra l’altro, un concorso di merito) per meriti: Amadeus in 46 secondi riesce a ripetere la parola “bella” o bellezza 3 volte. Merito, o bravura, non pervenuti.
Non solo, la povera Francesca Sofia Novello, oltre ad avere il “merito” di stare un passo dietro a Valentino Rossi (ma che ne sa Amadeus?) viene anche percepita come un soggetto totalmente passivo, che viene “portata sul palco da lui, che è il primo a farlo”.
Forse Amadeus non è consapevole del fatto che la bellezza non è un merito, ma un patrimonio che esiste per casualità biologica e, come ogni patrimonio, al massimo può essere valorizzato e conservato da disciplina e metodo.
Promuovere la bellezza come un merito, in un concorso di merito, è un errore culturale enorme, che riporta l’Italia in un’epoca arcaica. Su questo tema si è scatenata anche l’influencer e divulgatrice di temi di economia e politica Imen Jane, molto popolare tra i giovanissimi utenti di Instagram.
“Prima l’estetica e poi il contenuto. Sia mai che qualche ragazza che vi guarda pensi che una donna nel 2020 possa fare l’imprenditrice senza passare per reality o diventare una giornalista di successo senza sfoderare il suo davanzale ai quattro venti. Continuiamo a raccontare alle donne che per fare carriera devono prima pensare a farsi belle, magari trovarsi un fidanzato ricco e famoso e fare anche un passo indietro”.
La polemica è destinata a crescere, il ruolo dell’azienda è oggi sotto attacco da una scelta editoriale e culturale che appare distante dall’interesse pubblico.
Amadeus, per altro, sembra fare davvero fatica a gestire il tema dell’individualità ed identità: come ha ricordato Selvaggia Lucarelli, il profilo Instagram del conduttore è un “profilo di coppia”, ovvero un profilo utilizzato da lui e dalla sua compagna. Un ulteriore elemento destinato ad alimentare polemica e satira sulle uscite del conduttore. E siamo solo all’inizio.