Al Bano scrive a Putin per fermare la guerra in Ucraina: “Ti conosco, sei intelligente, questa truce follia”
Al Bano scrive una lettera a Putin per fermare la guerra in Ucraina
Il cantante Al Bano ha scritto una lettera al presidente russo Vladimir Putin per chiedergli di fermare la guerra in Ucraina.
In un’intervista a Medit-Magazine il cantante pugliese ha rivelato di aver scritto a Putin, che ha anche conosciuto personalmente in occasione di alcuni concerti tenuti in Russia: “Ci siamo visti a Verona, siamo stati insieme a Budapest, ci sono stati baci e abbracci, però da qui a parlare di amicizia ce ne passa”.
Proprio in virtù di questa conoscenza, l’interprete ha deciso di scrivere una lettera a cuore aperto al presidente russo per chiedergli di interrompere le ostilità.
“Caro Putin, so che sei molto ‘impegnato’ in azioni che seminano solo drammi e distruzione e mi sembra anche di capire che non ci sia, da parte tua, alcuna intenzione di mettere un punto a questo grande atto di follia” scrive Al Bano.
E ancora: “Ma io qualcosa sento il dovere di dirtela. Tu che sei il ‘grande’ Putin, tu che sei il capo di Stato ma che sei anche padre; tu che la sera hai la possibilità di andare a dormire nella tua casa, nel tuo letto, sicuramente con i tuoi figli, per un attimo, solo per un attimo, fermati a pensare a coloro i quali si vedono cadere addosso le bombe e che devono fuggire dalla propria casa. Pensa a quei bambini che avrebbero diritto alla vita e che, invece, sono costretti a conoscere la morte, senza avere la possibilità di viversi appieno il ‘disegno’ per cui sono venuti al mondo. Per un attimo, se ci riesci, pensa a questa drammatica verità”.
“Pensa ai dieci comandamenti che, al quinto, recita ‘non uccidere’: il buon Dio avrà pur voluto dire qualcosa!” scrive ancora il cantante che poi invita Putin a non ripercorrere gli errori del passato: “E poi, se ne sei capace – ed io so che ne sei capace – blocca questa truce follia che, prima di te, è già stata percorsa da Hitler, da Mussolini e da tanti altri. Fermati finché sei in tempo: il mondo ti ringrazierebbe”.