Ultimi sondaggi, cala gradimento Salvini e Di Maio. Il 71 % degli italiani chiede dimissioni Siri
Ultimi sondaggi politici oggi 4 maggio 2019 – Secondo gli ultimi sondaggi politici dell’istituto Ipsos realizzati per il Corriere della Sera, solo un italiano su cinque ritiene che l’esecutivo “durerà fino al termine della legislatura, mentre il 27 per cento pronostica la sua fine già dopo le Europee e il 19 per cento comunque entro quest’anno”.
La tensione tra i due alleati di governo Matteo Salvini e Luigi Di Maio è alle stelle, e anche gli italiani ne sono consapevoli.
Il 53 per cento degli italiani ripone la fiducia nel presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il 50 per cento nel governo. I giudizi negativi sull’esecutivo si attestano al 39 per cento.
Il consenso, in generale, si mantiene molto elevato, oltre l’80 per cento dei leghisti e i pentastellati. Per il 60 per cento degli elettori della Lega il governo non arriva a fine anno. E solo un italiano su 5 crede che durerà oltre il 2023.
Il gradimento sui leader Matteo Salvini e Luigi Di Maio si attesta rispettivamente al 48 per cento il primo e al 32 per cento il secondo.
L’indice di gradimento rispetto a fine marzo evidenzia un calo generalizzato: Conte sta al 59 (-1), il governo a 56 (-2), Salvini a 55 (-4) e Di Maio a 37 (-7).
La strategia di Di Maio di allontanarsi in modo netto dall’alleato di governo Salvini è stata premiata nei sondaggi degli elettori pentastellati. Il trend discendente sembra infatti che si sia invertito.
Per il 71 per cento degli elettori il sottosegretario leghista Armando Siri, indagato per corruzione nell’ambito di un’inchiesta antimafia, dovrebbe dimettersi dal suo incarico.
Per gli elettori della Lega “il 41 per cento è favorevole alle dimissioni, il 42 per cento si dichiara contrario. Nel complesso – si legge sul Corriere – si tratta di una vicenda che secondo il 44 per cento degli italiani rischia di mettere in discussione la credibilità della Lega nell’azione di contrasto alla criminalità e alla corruzione, mentre il 28 per cento è di parere opposto”.
Per il 44 per cento degli intervistati “la tensione tra le due forze di governo da attribuire alla competizione elettorale e verrà meno dopo le Europee, mentre per il 35% potrebbe compromettere la tenuta dell’alleanza, e tra i leghisti prevale il pessimismo”.